Mel Gibson tornerà a parlare di Gesù: è in cantiere il sequel de "La Passione di Cristo", probabilmente il suo film più celebre da regista, benché il più controverso. Basti pensare che fu realizzato con un budget di 30 milioni di dollari e ne incassò 611 milioni, diventando la pellicola indipendente più di successo, fino alla recente uscita di "Deadpool".
L'ex attore di "Arma letale" e "Mad Max" stavolta parlerà, come si può ben immaginare, della resurrezione di Cristo; lo sceneggiatore Randall Wallace è già al lavoro. La prima pellicola fu girata interamente in Italia - con tanti attori italiani, come Monica Bellucci, Sergio Rubini e Rosalinda Celentano - in luoghi tra cui Cinecittà e la provincia di Matera; tra le località, si ricorda la città fantasma di Craco, il cui centro storico è stato teatro di moltissimi film.
La carriera di Gibson aveva subito uno stop a causa di alcuni problemi con la legge. Gli ultimi film da lui interpretati, "Mr. Beaver", "Machete Kills" e "I Mercenari 3", non sono collocabili né tra i film d'essai, né tra i blockbuster. Il ritorno alla materia religiosa potrebbe quindi ridare Gibson al successo.
"La Passione di Cristo" è considerato dagli evangelisti il miglior film sull'argomento, ma all'epoca della sua uscita fu oggetto di critiche per via della violenza delle scene.
In realtà, più che di violenza, si potrebbe parlare di realismo: la passione di Cristo non può essere raccontata in maniera edulcorata, secondo Gibson, tanto più che i Romani non ci andavano per il sottile soprattutto nelle province difficili del Medio Oriente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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