La decisione di Mel Gibson di intentare una causa contro i produttori del suo nuovo film, "The Professor and the Madman", sostenendo che avrebbero violato l’accordo di concedergli l’ultima parola sul finale, potrebbe costargli molto cara. Non è però solo in questa battaglia.
Una fonte ha rivelato a The Blast sostiene che anche il regista del film, Farhad Safinia, ha fatto causa ai produttori per non aver girato scene essenziali per la trama pur di tagliare i costi. Ma ovviamente chi rischia di più in questo processo è l’attore e regista premio Oscar Mel Gibson che sta vivendo un periodo d’angoscia che gli ha provocato insonnia e una grave forma di ansia.
L’insider di The Blast avrebbe rivelato che il regista del film sarebbe più che convinto che, pur di vincere, i produttori ricapitoleranno in aula tutti gli ultimi turbolenti anni vissuti da Mel Gibson, tra alcolismo, antisemitismo e violenze domestiche con l’intenzione di screditarlo.
Il tutto proprio ora che Gibson era riuscito a tornare nell’elite del cinema da cui per anni era stato escluso dopo il suo arresto per ubriachezza molesta e le sue accuse agli ebrei “come causa di tutti i mali del mondo”.
I produttori intendono dimostrare alla giuria che non sarebbe in grado di mantenere fede alle sue responsabilità contrattuali, bloccando la produzione di un film per puro narcisismo. Gibson, che si è ricostruito una solida reputazione, è terrorizzato dal fatto che il suo passato torni a galla e lo travolga, questa volta stroncando per sempre la sua carriera.
Per questo pretende che del suo passato non sia fatta menzione in aula davanti alla giuria perché i giurati non si facciano una pessima idea di lui come uomo, dato che si è pienamente riabilitato e riscattato. Mel Gibson sta chiedendo, quindi, attraverso i suoi legali, che nel dibattimento ci si attenga strettamente al caso e non si divaghi gettando fango su di lui pur di vincere.
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