Revival dopo revival, ecco giungere il momento del Brit Pop. Dopo la «pace» consumata di recente tra Noel Gallagher e Damon Albarn, leader delle band rivali campioni di vendita negli anni Novanta (rispettivamente Oasis e Blur), arriva la notizia attesa dai nostalgici di quella stagione d'oro per la musica anglosassone. I Blur, già riuniti in occasione delle Olimpiadi di Londra, avrebbero in cantiere un nuovo disco. Ad annunciarlo dal palco di Hong Kong, dove si sono esibiti il 5 maggio, proprio il cantante Damon Albarn: «Siamo stati costretti a cancellare alcune date, quindi abbiamo una settimana libera: pensavamo che sarebbe il momento giusto per registrare un nuovo disco». Gli ultimi inediti dei Blur, i brani Under the Westway e The Puritan, sono stati pubblicati lo scorso mese di luglio in uno speciale singolo che anticipava l'antologia Blur 21. Il tour mondiale che i Blur hanno intrapreso fra i principali festival del mondo (Coachella negli USA ad aprile, Primavera Sound a Barcellona il prossimo 22 maggio, Sziget a Budapest il 9 agosto), toccherà anche l'Italia per due date a Milano (28 luglio, Ippodromo del Galoppo) e Roma (29 luglio, Ippodromo Capannelle).
Ma quello dei Blur non è l'unico ritorno eccellente. Anzi. In pista ci sono anche gli Stone Roses, pionieri del brit pop e titolari di un omonimo disco d'esordio passato alla storia per la sapiente miscela di melodia e attitudine dance. Il gruppo ha già annunciato una lunga serie di concerti ma è atteso anche sugli schermi cinematografici col documentario Made of Stone diretto dal regista Shane Meadows, già autore di This is England. Il film, in anteprima a Manchester il 30 maggio, sarà nelle sale il 5 giugno. Anche le seconde linee si fanno avanti. I Suede, titolari di numerosi hit single, e di album acclamati come Dog Man Star (1994) si sono riformati in marzo e hanno pubblicato l'album Bloodsports.
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