Rocky Balboa, un film pieno di problemi per Stallone

Rocky Balboa è il film con cui Sylvester Stallone ha ripreso il ruolo di Rocky dopo sedici anni: ma la lavorazione del film è stata costellata di problemi

Rocky Balboa, un film pieno di problemi per Stallone

Rocky Balboa - che andrà in onda questa sera alle 23.35 su Nove - è la pellicola del 2006 che riporta Sylvester Stallone a indossare i panni del noto pugile, dopo il capitolo conclusivo della saga, Rocky V, uscito in sala nel 1990.

Rocky Balboa, la trama

Rocky Balboa (Sylvester Stallone) non è più lo stesso da quando sua moglie Adriana se ne è andata, stroncata da un tumore che ha reso l'ex pugile un vedovo dal cuore spezzato. Dimenticato il ring e gli scontri che hanno caratterizzato la sua carriera, ora Rocky dirige un ristorante intitolato proprio alla moglie e passa le sue giornate a raccontare i suoi vecchi trionfi a chiunque sia disposto a starlo a sentire. La sua vita cambia quando, a seguito di una simulazione di un incontro di boxe, viene contattato dagli agenti del campione in carica Mason "The Line" Dixon che vorrebbe sfidare il leggendario Balboa per dimostrare di poterlo sconfiggere. The Line non è un atleta particolarmente amato dal pubblico, ma è un pugile potente e massiccio, un uomo che potrebbe fare del male a uno come Rocky, che non combatte da tempo e non si trova in condizioni di salute idilliache. Sebbene suo figlio Robert (Milo Ventimiglia) e il cognato Paulie (Burt Young) gli consiglino di continuare la propria vita al ristorante senza mettere in pericolo la sua vita, Rocky sente il desiderio sempre più forte di tornare sul ring.

La difficile realizzazione di Rocky Balboa

All'inizio Sylvester Stallone non avrebbe voluto creare un altro film dedicato al personaggio che già lo aveva salvato dalla bancarotta. Tuttavia l'attore era rimasto così scontento dal finale di Rocky V che aveva sentito la necessità di rimettere mano alla sceneggiatura e realizzare un altro film per dare la degna conclusione all'arco narrativo di Rocky. Un desiderio così sincero e profondo che Stallone accettò di superare tutti gli ostacoli che gli si presentarono sulla strada, man mano che scriveva e dirigeva la pellicola.

Rocky Balboa è stato girato in soli trentotto giorni. Come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, la prima scena ad essere girata fu lo scontro tra Rocky e Dixon. Una scelta che non appare casuale, ma avvenne per motivi logicistici: infatti Sylvester Stallone, dopo essersi allenato per sei mesi per poter tornare a interpretare il pugile, sapeva che non avrebbe potuto continuare a farlo. Con l'inizio della produzione sarebbe dovuto passare dietro la macchina da presa, il che gli avrebbe reso davvero difficile - se non impossibile - continuare ad allenarsi. E Rocky Balboa aveva la necessità di mostrare il pugile nella sua forma migliore proprio durante lo scontro finale. Inoltre Stallone non avrebbe avuto tempo da dedicare all'allenamento anche perché durante la produzione del film non tutto filò liscio.

Uno dei primi problemi - sempre secondo IMDB - fu trovare la location adatta per girare il combattimento finale. Tutte le arene plausibili erano infatti già state prenotate e sembrava che non esistesse un solo luogo per poter filmare la scena. La soluzione venne da Sylvester Stallone che scoprì che la HBO doveva organizzare un evento di pugilato al Mandalay Resort and Casino di Las Vegas. Stallone, dunque, suggerì che venisse utilizzata la scenografia della HBO, utilizzando anche l'allestimento della conferenza stampa, di modo da accorciare i tempi. La sua unica preoccupazione, a quel punto, era legata al vero pubblico a cui era stato chiesto di rimanere al proprio posto anche dopo la fine del vero evento. Ma la preoccupazione non aveva motivo di essere: quando Stallone fece il suo ingresso sul ring nei panni di Rocky Balboa il pubblico gli regalò una standing ovation e lo osannarono, continuando a tifare per lui anche durante le riprese, senza che nessuno avesse chiesto al pubblico di "recitare" quelle reazioni.

Un altro problema che Stallone dovette affrontare furono i "capricci" di Carl Weathers, l'attore che aveva già interpretato il pugile Apollo Creed nella saga, il cui personaggio muore all'inizio di Rocky IV. Secondo l'Internet Movie Data Base, Carl Weathers voleva disperatamente un ruolo in questo nuovo Rocky Balboa. Stallone però rifiutò la richiesta, soprattutto perché, appunto, Apollo Creed era morto nel film del 1985. L'attore, allora, decise di "vendicarsi" contro Stallone: negò il permesso a usare delle sue vecchie riprese nei panni di Apollo Creed. A quel punto - per la breve scena in cui si vede il vecchio incontro tra Apollo e Rocky - Stallone si vide costretto a rimaneggiare la scena e a usare una controfigura per Apollo Creed. Infine Sylvester Stallone dovette anche affrontare una causa legale. Secondo IMDB Stallone aveva promesso a Jodi Letizia che avrebbe ripreso i panni di Marie nel nuovo film.

Tuttavia quando l'attrice scoprì che il ruolo era stato dato a Geraldine Hughes decise di procedere legalmente contro Stallone, dicendo che a causa della promessa dell'attore/regista aveva dovuto organizzare tutti i suoi programmi lavorativi per far in modo di essere libera per le riprese di Rocky Balboa. Alla fine, comunque, la causa venne archiviata senza conseguenze.

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