Rula Jebreal viene sbugiardata sui numeri: gonfiati i dati del monologo

Secondo la giornalista una donna su tre avrebbe subito violenze sul posto di lavoro: "O si è confusa o non ha studiato abbastanza"

Rula Jebreal viene sbugiardata sui numeri: gonfiati i dati del monologo

Il monologo di Rula Jebreal a Sanremo 2020 è stato strepitoso. Impossibile non essere d'accordo con le parole che hanno fatto luce sulla tragica piaga della violenza contro le donne, che va assolutamente condannata e combattuta quotidianamente con ogni mezzo a disposizione. Tuttavia va fatta una precisazione: l'Italia non è un Paese pericoloso e maschilista. Esattamente, perché i dati snocciolati dalla giornalista forniscono una rappresentazione terribile e grave dello Stivale: "In Italia, in questo magnifico Paese che mi ha accolta, i numeri sono spietati. Negli ultimi tre anni sono 3 milioni 118mila le donne che hanno subito violenza sessuale nei posti di lavoro".

Un dato enorme se lo si confronta con il numero di donne occupate: secondo l'ultimo dato fornito dall'Istat alla fine del 2019, il numero delle lavoratrici si attesta a 9,9 milioni. Il che significherebbe che una donna su tre avrebbe subito uno stupro. Un numero preoccupante e degno di un Paese pericoloso, arretrato e non sviluppato. Ma siamo sicuri che si tratti esattamente di violenze? Perché la Jebreal potrebbe aver utilizzato il termine "violenze" in luogo di "molestie". Sarebbero comunque dati di fatto da arginare, che però rappresenterebbero un quadro certamente più verosimile. Tuttavia va sottolineato che anche in tal caso sarebbe lontano dalla realtà.

Un'indagine Istat sulla sicurezza dei cittadini relativa al 2016, ha stimato che il numero delle donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro sono un milione 404mila (8,9% delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione). Ammettendo l'errore semantico e includendo ogni tipo di molestia e violenza, le cifre reali parlano di 425mila donne. Un dato lontano dai tre milioni.

"La Jebreal non ha studiato"

Come riportato da Il Tempo, sulla questione è intervenuta Isabella Rauti. Il membro della Commissione parlamentare contro il femminicidio ha spiegato: "La commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, non ha tra i suoi compiti istituzionali quelli della raccolta di dati e il monitoraggio". Ma esistono le statistiche nazionali dell'Istat, la banca dati del Ministero degli Interni, le rilevazioni della polizia di Stato sulle violenze di genere e i femminicidi, le stime dei Centri antiviolenza attivi sul territorio, i dati dell'Oms, dell'Eures e di altri istituti: "Rispetto al monologo sanremese di Rula Jebreal non bisogna essere né dei matematici né degli esperti di pari opportunità per smentirla, perché è di tutta evidenza che i dati forniti dalla presentatrice sono sconclusionati; ossia saltano nella specifica nei luoghi di lavoro".

Dunque la parlamentare non esclude l'ipotesi di un errore sul termine utilizzato: "È evidente che si è confusa tra 'violenze sessuali' e 'molestie sessuali' e tra ambito extralavorativo e luoghi di lavoro. Se non si è confusa, allora non ha studiato abbastanza e peccato perché anche sulle 'molestie nei luoghi di lavoro' esistono stime e statiche percentuali".

La Rauti infine non ha fatto mancare una frecciatina nei confronti della kermesse musicale: "Mi rendo conto di essere una voce fuori dal coro ma credo che, se in un palcoscenico così prestigioso si esibisce un rapper diventato famoso per canzoni con testi che inneggiano alla violenza sulle donne e al femminicidio e, se per 'recuperare' e bilanciare si fa un monologo sulla violenza di genere, pretendiamo che almeno i dati forniti siano corretti e non ripetuti 'a pappagallo' proprio perché come dice Rula sono spietati, ma non sono i suoi".

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