Scontro Codacons-Fedez, il rapper e Sottile trascinati in tribunale: "Querelati per diffamazione"

Il Codacons replica a Fedez e minaccia querela per diffamazione anche contro Salvo Sottile per le dichiarazioni dell'associazione sulle raccolte fondi, ma il rapper non ci sta e risponde a sua volta

Scontro Codacons-Fedez, il rapper e Sottile trascinati in tribunale: "Querelati per diffamazione"

Continua la saga di Fedez contro il Codacons e viceversa. Ieri è stata una giornata molto calda su questo fronte, con dichiarazioni di fuoco da parte di entrambe le parti. Già al mattino, Fedez dichiarava di non volersi scusare con l'associazione per le accuse rivolte il giorno precedente per una presunta raccolta fondi ingannevole sil sito del Codacons. In quell'occasione, Fedez ha rincarato la dose mandando a quel paese l'associazione, facendosi scudo di una precedente sentenza che non considera diffamatorie le offese via web.

Poche ore dopo è intervenuto Carlo Rienzi, che con un video ha replicato al cantante e alle sue accuse, senza risparmiare bordate contro i Ferragnez. Nel lungo video, il presidente del Codacons ha spiegato le ragioni per le quali ha aperto la sottoscrizione per l'associazione, ha elencato le azioni intraprese dal Codacons da quando è iniziata l'emergenza coronavirus e ha sferrato il suo attacco diretto a Chiara Ferragni e Fedez. In serata, poi, è intervenuto anche Carlo Sibilia, che su Twitter ha annunciato di aver segnalato il caso alla Polizia di Stato, che ora sta effettuando gli accertamenti del caso. La diatriba tra loro non è certo nata per la raccolta fondi dei Ferragnez in favore dell'ospedale San Raffaele ma mette le sue radici tempo addietro. Ora i toni si sono inaspriti e la querelle pare sia pronta a spostarsi in tribunale, dove il Codacons ha annunciato che porterà sia Fedez che Salvo Sottile: "Saranno infatti domani querelati per diffamazione, in relazione alle gravi affermazioni rilasciate nelle ultime ore attraverso vari canali social e alle fake news diffuse."

Per l'associazione dei consumatori, il giornalista di Rai 3 sarebbe reo di aver appoggiato l'invettiva di Fedez contro il Codacons e di aver aperto egli stesso una raccolta fondi utilizzando la piattaforma privata Gofundme, già attenzionata dall'Antitrust e dal Codacons per l'iniziativa dei Ferragnez. Come si legge in una nota stampa diramata dall'associazione dei consumatori, "Il conduttore Rai Salvo Sottile in un delirante video pubblicato su Facebook, ha sostanzialmente accusato il Codacons di truffa, affermando che i fondi raccolti dall’associazione siano usati per fini illeciti (droga? Contrabbando? Prostituzione? A cosa si riferisse Sottile sarà la magistratura ad accertarlo)."

Ma il Codacons attacca il conduttore anche per la sua presunta intenzione di voler dedicare una puntata del suo programma Mi manda Rai Tre a questa questione, senza il contraddittorio del Codacons: "Sottile ha anche lanciato velate minacce al Codacons, comunicando che domani dedicherà la puntata di “Mi Manda Raitre” all’associazione, ma impedirà all’organizzazione di partecipare al programma, negando qualsiasi contraddittorio o confronto, in barba alle più basilari norme del giornalismo e dell’informazione. Vicenda che porterà ad una inevitabile denuncia all’Agcom e ad una pesante sanzione per la Rai da parte dell’Autorità, se sarà consentito a Sottile un uso privato e speculativo della tv pubblica senza garantire un corretto contraddittorio."

Al comunicato del Codacons ha risposto Fedez attraverso altri video pubblicati sul suo profilo Instagram. Riferendosi a Carlo Rienzi, Fedez non usa mezze parole: "Questa persona ci dà letteralmente dei criminali, a me e a mia moglie, per aver raccolto quattro milioni e mezzo di euro con i quali è stata costruita una terapia intensiva da zero." Fedez rivendica l'utilizzo del sito Gofundme per la sua campagna di raccolta fondi ma, soprattutto, rivendica la rimozione della commissione del 10%, che il Codacons si attribuisce. "Noi non abbiamo nemmeno toccato i soldi, perché finivano direttamente sul conto dell'ospedale, ma sostiene che dalla nostra campagna dovremmo restituire 200 mila euro.

Ma non sa, o fa finta di non sapere, che 250mila euro da Gofundme ce li siamo fatti dare e li abbiamo donati agli ospedali pubblici", ha sottolineato Fedez, ribadendo il fatto che secondo lui il Codacons vorrebbe bloccare tutte le raccolte su Gofundme, dove anche alcuni ospedali italiani hanno aperto le loro sottoscrizioni: "Se passa la proposta del Codacons di bloccare tutte le raccolte fondi, chi ne pagherà le conseguenze sono gli ospedali."

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