Botta e risposta durissimo dopo il "disatro" sull'inno nazionale durante la finalissima di Coppa Italia. Sergio Sylvestre, l’ex cantante di Amici ha aperto la finalissima di Coppa Italia tra Juventus e Napoli, cantando l’Inno nazionale italiano, di cui però aveva dimenticato una frase suscitando un putiferio di polemiche. Ed ora anche la Lega chiede chiarimenti in merito.
“Vista la penosa esibizione del cantante che ha dimenticato ben due strofe dell’Inno di Mameli, l’azienda comunichi se siano state approntate adeguate prove dell’esibizione, necessarie vista la portata dell’evento, seguito da oltre 10 milioni e 200 mila spettatori, pari al 39.6% di share. L’azienda chiarisca ulteriormente le ragioni del gesto finale del cantante che ha concluso l’esibizione - ricordano - alzando il pugno chiuso. Basta con le mancanze di rispetto, con l’arroganza dei radical chic, con il buonismo vuoto e senza argomenti: la Rai è bene del Paese, è servizio alla comunità, non la palestra per mediocrità e faziosità” dicono ancora i parlamentari della Lega in Vigilanza Rai Giorgio Maria Bergesio, Massimo Capitanio, Dimitri Coin, Igor Iezzi, Simona Pergreffi e Umberto Fusco.
Subito dopo l’esibizione il cantante aveva parlato ai fan, con alcuni messaggi sul suo account Instagram raccontando cosa fosse successo: "Voglio solo dire che è stata una serata molto intensa, non sono mai stato tanto emozionato, nemmeno ad Amici o Sanremo, è stata una cosa incredibile vedere uno stadio così vuoto e sentire questo un’eco così forte. Tanto che mi sono bloccato, perché ho avvertito dentro di me una enorme tristezza. Sono un persona molto sensibile e queste cose, quando sono sul palco, mi coinvolgono tanto. In quel momento mi sono bloccato non perché ho dimenticato le parole, ma semplicemente per l’emozione. Vedere un palco immenso e così vuoto è un peccato…Solo questo”.
Sarebbe stata quindi la tristezza dello stadio vuoto a far dimenticare a Sylvestre le parole, ma questo non lo ha messo al riparo dalle parole di chi magari avrebbe preferito un’altra scelta. Anche Matteo Salvini ha criticato l'esibizione e soprattutto il fatto di salutare alla fine dell’inno con il pugno chiuso facendo riferimento al movimento di protesta Black lives matters. “Sbaglia l’inno e saluta col pugno chiuso. Ma dove l’han trovato? No comment” ha scritto sul suo account instagram.
La cosa però non è andata giù a Sylvestre che ha replicato: “Il pugno chiuso? Matteo Salvini dovrebbe informarsi meglio -ha detto - Di certo non avevo dimenticato le parole, quelle le ho stampate in testa. L’emozione è stata più grande di me. Accetto le critiche, ma non tutti sanno cosa vuol dire essere un ragazzo nato con la pelle di un colore che quando la gente guarda ha subito paura, o almeno pregiudizio”.
E ha poi continuato: "Sbaglia l’Inno e saluta col pugno chiuso! Ma dove l’hanno trovato?!?. Dovrebbe cercare di capire cosa significa quel pugno o un movimento come Black Lives Matter. Ma in fondo non può, lui non può capire cosa vuol dire essere nero. Io però sono nato così. Quando è morto George Floyd ha visto che hanno fatto tutti i post, non so se anche lui lo fatto. Ma in generale dovrebbe informarsi meglio su cosa significa essere nero. Con quel pugno e con la mia voce parlo anche per quelle persone che non possono più alzare la mano, che non hanno più voce. Parlo per loro. Quindi se ha qualche dubbio sul significato del mio pugno lo invito a chiamarmi”.
Non si sa se Salvini lo farà o meno, ma per quanto riguarda la vicenda di George Floyd
il suo pensiero lo aveva subito messo in chiaro: "La sua morte merita giustizia, chi ha sbagliato deve pagare, senza sconti Black lives matter? All lives matter". Ma lo scontro di sicuro non si chiuderà qui.
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