Quattro anni e cinque mesi di carcere. È la condanna che Kiran Maccali, noto per avere partecipato al Grande fratello 12, dovrà scontare come cumulo di pene per una serie di reati commessi negli anni: dall'estorsione ai danni dei genitori adottivi alla violenza domestica e stalking nei confronti dell'ex fidanzata, fino alla resistenza a pubblico ufficiale. Una lunga lista di crimini dei quali ora la giustizia gli chiede conto.
Nel 2011 il 35enne bergamasco, di origini indiane, aveva esordito in televisione entrando nella casa del Grande fratello 12, il reality condotto da Alessia Marcuzzi con protagonisti personaggi non noti al piccolo schermo. Kiran Maccali partecipò insieme a Rudolf Mernone, Cristina Del Basso, Patrick Ray Pugliese e Ferdinando Giordano, uscendo dopo oltre due mesi di permanenza nella Casa. Subito dopo l'eliminazione dal reality, però, per Maccali sono iniziati i guai giudiziari.
Kiran Maccali fuori e dentro al carcere
Maccali viene arrestato per avere aggredito i genitori adottivi durante una lite in casa. Il giovane aveva tentato di compiere un'estorsione ai danni della coppia scatenando uno scontro durissimo, che aveva richiesto l'intervento dei carabinieri, chiamati dalla madre di Kiran. Accusato di violenza domestica proprio dai genitori, Maccali venne assolto ma fu condannato a otto mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento aggravato per essersi scagliato contro i carabinieri intervenuti nella lite con i genitori.
Nel 2018 fu l'ex fidanzata, una ragazza bresciana con la quale aveva avuto una relazione di circa un anno, a denunciarlo per molestie e stalking. Davanti ai giudici la giovane lo accusò di avere addirittura cercato di violentarla e Maccali fu condannato anche per avere violato l'obbligo di dimora e l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altri precedenti penali.
Entrato e uscito dal carcere diverse volte, nel 2020 l'ex gieffino - che in tv non si era più visto - fu arrestato in flagranza per un'estorsione aggravata ai danni di un impiegato delle poste. Un reato per il quale era già stato accusato due anni prima da un amico. Lo scorso anno, durante un'udienza in tribunale, chiese scusa ai genitori e disse: "Sto ricominciando da zero".
Stava seguendo un percorso in una comunità e lo scorso luglio era uscito dalla casa circondariale dove era detenuto da mesi. Oggi varca di nuovo le porte del carcere per scontare la pena legata alle condanne definitive.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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