Therese Desqueyroux trionfa Un film contro gli schemi di una borghesia terriera

Therese Desqueyroux di Claude Miller con Andrey Tatout, Gille Lellouche e Anais Demoustier trionfa con un testo di Francos Mauriac

Therese Desqueyroux trionfa Un film contro gli schemi di una borghesia terriera

da Cannes - Il nome ripoorta a quello della Santa di Liseux, Thérese, ma nel film, Thérese Desqueyroux interpretata dalla brava e bella Andrey Tatou, è un'eroina moderna. Così ha voluto interpretare il regista Claude MIller il romanzo di François Mauriac del 1927. Tutto lascia pensare a una donna coraggiosa che negli anni Venti in nome di una libertà non concessa alle donne, vuole cambiare la sua vita e in parte il mondo. Il suo scopo inizialmente è quello di utilizzare i sentimenti per contribuiore ad abbattere le barriere conformiste e femminsite di quella mentalità chiusa e maschilista dei proprietari terrieri della buona borghesia di una ricca proncia francese, quella di Bordeux, che considerano ancora il destino di una donna un qualche cosa da scegliere in famiglia sulla base di un perbenismo intriso di cattolicesimo.

La fine del film è lumunosa e a renderla ancora più gradevole sono gli attori a partire dalla Tatout (tutti ricorderanno "Il mondo magico di Amelie" e Gilles Lellouche (suo marito nella pellicola, Brernad Desqueyroux, il bravo Gilles Lellouche) e la sorella sempre nel fim di quest'ultimo, Anne, ossia Amais Demoustier. Thérese che diventa Madame Desqueyroux, non riesce a stare nelle sue vesti perchè è una vera donna all'avanguardia, i suoi ideali oltrepassano le convenzioni per raggiungere il suo scopo di donna libera, cercando poi in tutti i modo di liberarsi dal suo destino per vivere pienamente la vita.

Figlia di proprietari terrieri di Bordeux già disapprova la decisine familiare di andare in sposa a chi non ama. Il suo futuro lo decide da se, ma per uscire dalla gabbia il primo passo è di accettare la decisine della riunione dei parenti stretti. Il suoanimo sia gita e piano piano si impone al marito che vorrebbe vedere in lei rispecchaiti tutti i canoni e i valori con i quali è stata allevata. Ma il primo anello di quella catena che deve portare alla libertà Thèrese la pietrifica e preme il l'accelatoretanto che arriva al gesto estremo di avvelenare il marito con gocce di arsenico a piccole dosi. Un medico si accorge e viene denicuiata e processata in tribunale, ma riesce a difendersi grazie all'aiuto della sua famiglia e di suo marito che depistano lo scandalo e che fabnno ricadere il tutto su una ricetta bagliata consegnata all Tatout. Gilles viene curato.

Thèrese cerca di fare ordine nelle sue idee, cerca la pace ma invana e come nel romanzo di Maurica non si sente una vittima ma un'eroina che attraverso la sua logica interiore vuole arrivare fino in fonfdo al suo scopo. Fare rispettare gli ideali di una donna moderna. Non è facile. Nel 1962, Georges Franyu nette in scena il testo di Mauric, ma MIller supera il suo antecedente collega e fa di questo film un formidabile fronte anticonformnista.Thérese sogna persino che in una notte si incendi tutta la tenuta dei Desqueyroux. Lei che in viaggio di nozze era andata a Baden Baden, ma poi aveva fatto ritorno nella sua campagna. Sogna Parigi, si ammala per questo e deperisce. Il marito la vede infelice e al limite della depressione e le da il via, la libera da quella schiavitù, guarendo persino dalla sua ippocondria.

Anne, sorella del marito nel frattempo si innamora di uno stupente ebreo considerato "un corpo estraneo" per quei tempi e la Thérese gli parla e lo convince a scrivere uan lettera ad Anne che accusa tutto il mondo di questa infelicità Il ragazzo confessa a tHérese che non la ama, allora le colpe ricadono sulla cognata. Il ruolo di Anais de Demoustier è formidabile, le sta vicine nel malessere quando Thèrese non ce la fa più e si ammala e comprende molte cose.

Il finale la salva, i suou occhi consacrati a qualche cosa di più grande seduciono veramente tutti, spettatori inclusi e per Thérese inizia un nuovo mondo. Un altro ruole ben recitato è quello di Chaterine Arditi nelle vesti della made del marito. Un film luminoso, quasi perfetto.

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