"Torno alle mie amate sigle e sogno un duetto con Vasco"

L'artista firma la canzone di "101 Dalmatian Street": "Mi piacerebbe fare un musical da Kiss me Licia"

"Torno alle mie amate sigle e sogno un duetto con Vasco"

Il 2019 si è aperto per Cristina D'Avena con una nuova soddisfazione professionale. A quasi 55 anni la regina italiana delle sigle dei cartoon interpreta per la prima volta un brano di un cartone Disney. È 101 Dalmatian Street, la nuova serie animata ispirata a La carica dei 101 in onda da lunedì 18 marzo su Disney Channel (canale 613 di Sky, tutti i giorni dalle 19,15) di cui Cristina canta la sigla.

Come valuta questa esperienza?

«Un bel traguardo. Sono emozionata, felice e onorata. È stato bellissimo registrare la sigla di 101 Dalmatian Street e mi auguro di lavorare ancora in futuro per Disney».

In generale si sente soddisfatta come professionista?

«Sì, sono molto fiera del mio percorso. Ciò non significa che non abbia ambizioni ancora da realizzare, come recitare in un musical. Sarebbe splendido, per esempio, portare sul palco una trasposizione scenica di Kiss Me Licia. Ma non è facile. Inoltre mi piacerebbe fare un sequel del telefilm Arriva Cristina (cui seguirono Cristina nell'89, Cri Cri nel '90 e Cristina, l'Europa siamo noi nel '91, ndr). È un peccato che quelle serie non siano mai state riproposte. Appassionerebbero anche i bambini di oggi perché sono attuali anche se ambientate negli anni '80».

E sul piano musicale?

«Mi piacerebbe duettare con Jovanotti, Vasco Rossi, Zucchero e Tiziano Ferro. Ho provato a coinvolgerli in passato, ma per un motivo o per l'altro non sono mai stati disponibili».

I suoi prossimi impegni?

«Sono molto occupata con i live. E poi sto lavorando ad alcuni progetti di cui non posso ancora parlare, che si concretizzeranno nei prossimi mesi e che faranno felici i miei fedelissimi fan».

Quanto contano i social oggi per un artista?

«Tantissimo, ti permettono di raggiungere e comunicare con il pubblico con immediatezza. Direi che sono indispensabili. E non basta la presenza, occorre anche interagire. Io non sono molto portata per le nuove tecnologie, per questo mi faccio aiutare da mia sorella Clarissa».

È cambiato il suo rapporto con il pubblico da quando si sono diffusi in Italia la banda larga e il digitale terrestre?

«In parte. I bambini di oggi, abituati a vedere i programmi on demand e dotati di una maggiore disponibilità di scelta rispetto alle generazioni passate, sono più distratti e meno affezionati alle sigle dei cartoni. Invece il rapporto con il mio pubblico storico è rimasto invariato».

Chi sono i suoi fan più fedeli?

«Mi segue un pubblico eterogeneo, dai quarantenni agli adolescenti che spesso scoprono le sigle in discoteca in occasione delle serate a tema anni '80 o '90».

A proposito, pochi giorni fa è morto Luke Perry, uno dei protagonisti di Beverly Hills 90210, serie cult anni '90...

«La notizia della sua scomparsa, a 52 anni, mi ha profondamente colpito. Anche se non ero una fedele spettatrice della serie, quel telefilm ha segnato un'epoca e lo associo alla mia giovinezza».

Il 6 luglio spegnerà 55 candeline. Come vive il passare del tempo?

«Da un lato il mio ego si è tranquillizzato grazie all'esperienza e alla maturità. Sono convinta che la bellezza non dipenda dall'età anagrafica o dalle rughe, ma sia legata a ciò che siamo capaci di trasmettere e in particolare alla positività che emaniamo. Poi, però, ci sono cose che mi disturbano. La pelle meno tonica, per esempio. O la difficoltà a smaltire quei due chili di troppo...».

Esclude di ricorrere a un ritocchino?

«Mai dire mai. Per adesso ho resistito alla tentazione, ma non mi sento di escluderlo in modo assoluto».

Nata a Bologna, professionalmente lei è cresciuta a Milano. La preferisce oggi o negli anni '80-90?

«Senza dubbio oggi: è più colorata, curata, bella. Milano è diventata una città più vivibile».

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