Le quattro giornate di Napoli alla ricerca del "quid"

Dimenticare la batosta con la Juve, spronare Higuain e non farsi fare scherzi dal Parma

Le quattro giornate di Napoli alla ricerca del "quid"

Oggi il Parma, martedì il dentro o fuori a Dortmund in Champions: per il Napoli si aprono quattro giorni di fuoco che devono far dimenticare la batosta allo Juventus Stadium e riportare serenità e fiducia in un gruppo che non ha ancora trovato l'assetto perfetto, una squadra insomma alla quale manca un piccolo ma fondamentale “quid”. Quello che dovrebbe fornire Higuain che invece, in campionato, non va in gol su azione da ben 69 giorni (Napoli-Atalanta 2-0 del 14 settembre), mentre è più recente (27 ottobre) la doppietta dal dischetto al Torino. Quel quid che Rafa Benitez individua nel 25 per cento mancante alla condizione della squadra fin da inizio stagione e che i vari Hamsik, Higuain e bella compagnia non riescono ancora a colmare.

«Pensiamo solo al Parma», afferma il tecnico azzurro che ieri non ha portato la squadra nell'abituale ritiro prepartita, «Non vedrò la gara del Borussia col Bayern, ma la registrerò, però ai tedeschi incominceremo a pensarci da questa sera dopo il match». Parma che tiene sul chi va là il buon Rafa: «Cassano ha qualità, la squadra è veloce, Amauri è forte di testa e poi c'è quel Biabany...». Insomma, emiliani da prendere con le pinze, viste anche le tossine che le partite internazionali hanno lasciato nei muscoli di tanti: l'indispensabile ma acciaccato Hamsik («Ha la libertà di fare quello che vuole in campo, può giocare più alto o più basso»); lo scalpitante Higuain che non si pone limiti; gli affaticati Maggio, Albiol e Fernandez, con Britos e il neo acquisto Reveillere pronti a sostituirli.

Pronta le dedica invece in casa Parma in caso di vittoria: Bianca, la figlia di Donadoni, appena nata che, all'ex giocatore degli azzurri, dà una carica particolare: «Sappiamo bene chi andiamo ad affrontare e ci sarà bisogno di una partita top con spirito di sacrificio, volontà e determinazione totale».

Tiene banco la possibilità dello scambio Giovinco-Biabany con Cassano che, persa ormai la nazionale, ha una gran voglia di mettersi in bella mostra nel San Paolo che avrebbe potuto essere il suo ideale palcoscenico. Donadoni glissa: «Il Napoli è una grande squadra, ma noi non saremo rinunciatari, tutt'altro».

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