LE ALTRE AMICHEVOLI Ibra ne fa quattro, Cavani sempre Matador. Armata Capello, solo un pari

Ma chi l'ha detto che Zlatan Ibrahimovic si è trasformato in assist man? I suoi quattro passaggi decisivi contro la Germania, trasformati in altrettanti gol avevano tratto in inganno e ieri nel nuovo stadio di Stoccolma l'ex milanista si è rifatto: al 20', 78' 83' e 90' ha calato il poker contro l'Inghilterra di Roy Hogdson, arrivando a 39 gol in giallo, superando il tris di Van Basten agli inglesi nel 1988 e portando la Svezia a uno storico 4-2. Per gli inglesi. nella serata delle 100 presenze di Gerrard, a segno Welbech e l'esordiente Caulker. Ma “Mago“ Ibra ha sistemato le cose.
L'altro match clou della giornata si giocava ad Amsterdam, nella sfida dei veleni tra Olanda e Germania (una partita che ha sempre lasciato strascichi polemici), con tanti, troppi assenti per non poterla considerare davvero un'amichevole. Tra gli orange mancavano Snejider, Stekelenbur e Van Persie mentre tra i panzer del ct Low erano rimaste a casa 7 pedine fondamentali: Schweinsteiger, Kroos, Khedira, Ozil, Klose, Boateng e Schmelzer. Inevitabile lo spettacolo zero come i gol realizzati. In campo anche le avversarie mondiali dell'Italia: la Bulgaria è stata battuta in casa dall'Ucraina, la Repubblica Ceca nel derby dei ricordi ha strapazzato la Slovacchia 3-0 e lo juventino Bendner ha siglato su rigore l'1-1 della Danimarca in Turchia.

Nessun gol tra tra Arabia Saudita e Argentina, con Messi che ha fatto solo una passeggiata. L'imbattibile Russia di Capello (sempre vittoriosa nelle qualificazioni mondiali) è stata fermata a Mosca sul 2-2 dagli Stati Uniti. Cavani a segno nel 3-1 dell'Uruguay in Polonia.

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