Assenze e stanchezza, ma il tecnico non ci sta. Petkovic senza Klose

Il 17 novembre finì 0-0. E il migliore in campo fu di gran lunga Federico Marchetti, portiere della Lazio cresciuto nel Toro che disse no a una specie di bombardamento juventino e di Quagliarella in particolare. A fine gara Petkovic chiese quasi scusa per il non-calcio espresso dalla Lazio, all'epoca quinta in classifica a meno nove dalla Signora: stasera, con i punti di distacco che in campionato sono diventati cinque (ma fino a due giorni fa erano solo tre), andrà in scena l'andata di semifinale di Coppa Italia il cui ritorno è in programma martedì prossimo.
Tutto subito, insomma: dentro o fuori. Con Champions ed Europa League che presto porteranno via energie psicofisiche alle due squadre, impegnate per ora su tre fronti e con la Coppa Italia che, arrivati a questo punto, non può non interessare. «Non siamo mai stati in crisi - ha confermato ieri Conte - perché né Sampdoria né Parma ci hanno messi sotto sul piano del gioco. Certe critiche non le ho capite: il nostro bilancio attuale, oltre a questa semifinale raggiunta per il secondo anno di fila, dice che siamo primi in campionato con la miglior difesa e il miglior attacco, qualificati agli ottavi di Champions come primi nel girone. Di che cosa stiamo parlando?».
Nessuna avvisaglia, allora. E tanto meno nessun allarme, eccezion fatta per quello legato agli indisponibili: «Siamo rimasti in 14-15 e dovremo inventarci qualcosa, però l'obiettivo è sempre la vittoria. Se poi qualcuno vede analogie con la stagione passata in questo relativo rallentamento di inizio anno, vuol dire che di qui a qualche mese festeggeremo un altro scudetto». Tombola, insomma. Intanto, però, c'è da inventare: in attacco difficilmente sarà riproposto Vucinic, reduce da 90' filati come non accadeva da oltre un mese, mentre Giovinco e Quagliarella sono fuori causa per un affaticamento e squalifica. Dalle parti di Matri potrebbe agire uno tra Vidal e Giaccherini. Al posto di Pirlo - ancora ai box - ci sarà Pogba con fisico da Bronzo di Riace e piedi dinamitardi.
In compenso rientrerà Marchisio, sarà una Juve-2 per modo di dire: tanti altri non ce ne sono, in attesa che il mercato porti un rinforzo in attacco («Llorente arriverà in estate», ha confermato Marotta) ma senza che il tutto provochi distrazioni «perché noi dobbiamo pensare solo al campo».
Discorso analogo anche per la Lazio, con Petkovic chiamato per la prima volta a giocarsi l'uno contro uno a eliminazione diretta: «Passando il turno, saremmo quasi sicuri di rimanere in Europa. E, rimanendo in tre competizioni, daremmo una bella impronta per il futuro.

Sarà un'altra Lazio rispetto a quella vista a Torino in campionato: non perdiamo da 15 partite e nelle ultime 12 abbiamo fatto più punti di tutti. In trasferta, però possiamo migliorare ancora molto». Magari a cominciare da oggi, pur dovendo rinunciare a Klose e Konko.

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