Atalanta Dea "straniera" col Sassuolo

"Manita" agli emiliani di De Zerbi. Per i bergamaschi Zapata segna il 200° gol di fila di un non italiano

Atalanta Dea "straniera" col Sassuolo

È una Dea formato scorsa stagione quella che ha aperto il nuovo anno, annientando il Sassuolo che è tornato in Emilia con il mal di testa. Doveva essere una sfida apertissima quella del Gewiss Stadium, tra due delle squadre che giocano il miglior calcio in Italia, eppure l'Atalanta ha dominato in lungo e in largo, dimostrando di poter essere ancora quella macchina quasi perfetta che ormai abbiamo imparato a conoscere e ammirare. Mattatore della gara Duvan Zapata, che, dopo aver chiuso il 2020 ritrovando il gol contro la Roma, ieri è andato a segno ben due volte, centrando anche il palo. Solitamente il colombiano, in termini realizzativi, si sveglia sempre nel girone di ritorno: evidentemente ha fiutato che manca poco al giro di boa e ha iniziato a carburare. Non solo. Con il primo gol di Zapata, la Dea ha toccato il curioso record di 200 gol consecutivi segnati in Serie A senza la firma di calciatori italiani, serie interrotta dalla successiva rete di Pessina. Prima del gol dell'ex Verona, l'ultimo azzurro a segnare in campionato con la maglia bergamasca era stato Mancini quasi due anni fa. A completare l'opera ci hanno pensato poi nella ripresa i gol di Gosens e di Muriel, alla 19ª marcatura in Serie A da subentrato, terzo da solo nella classifica all-time, dietro solamente a Matri e Pazzini, rispettivamente con 25 e 22.

È ormai chiaro, quindi, che, quando l'Atalanta del Gasp si trova di fronte il Sassuolo di De Zerbi, per gli emiliani sono sempre dolori: nelle ultime sette sfide, la Dea ha infilato sette vittorie. Numeri impressionanti che arrivano al termine di una prestazione da applausi, che permette alla Dea di rilanciarsi dopo il deludente pareggio prenatalizio di Bologna e di oscurare, almeno per qualche ora, la vicenda legata al Papu. «Ho visto cose importanti...» dice Gasp, «Gomez? Non è che abbiamo fatto meglio perché non c'è il Papu, non mi sembra giusto».

Anche in casa neroverde, però, rischia di aprirsi un caso, dal momento che nel prepartita Djuricic, presumibilmente dopo aver saputo della sua esclusione dai titolari, avrebbe avuto un duro battibecco con il suo allenatore, che poi non l'ha neanche portato in panchina. Una crepa che, se tale, va ricucita in fretta, perché il Sassuolo deve ritrovarsi subito per non gettare tutto quel che di buono ha fatto nella prima parte di stagione.

Contro l'Atalanta i neroverdi non sono mai riusciti a far vedere sprazzi del loro calcio e il gol di Chiriches nel finale ha solo leggermente addolcito un risultato davvero pesante. E mercoledì al Mapei Stadium arriva un Genoa in cerca di punti.

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