Un mondiale deciso a tavolino no. È quello che non volevamo. Il campionato più bello degli ultimi dieci anni meritava un finale diverso e infatti, dopo la decisione (sacrosanta, siamo onesti) dei commissari che retrocedevano Hamilton in ultima posizione per la Sprint Qualifying, abbiamo assistito al miglior sabato di sempre con spettacolo, sorpassi, sorprese, divertimento. Se le Sprint Qualifying fossero sempre così, le vorremmo tutte le volte. Certo quando un big parte dal fondo lo spettacolo è garantito.
Doveva essere il sabato di Verstappen che ha sì guadagnato due punti su Hamilton in classifica (ora è a più 21) e invece Bottas ha ritrovato un po' d'orgoglio, si è fatto perdonare la partenza disastrosa in Messico e gli ha soffiato la pole e la vittoria nella mini gara che ha rivisto sul podio anche una Ferrari con un Sainz straordinario al via e poi bravo a resistere a Perez. Ma l'uomo del giorno è stato il penalizzatissimo Hamilton che ha regalato alla torcida brasiliana un'impresa di senniana memoria risalendo dall'ultima alla quinta posizione. Alla faccia della Formula 1 dove non si può sorpassare. La Mercedes con il motore fresco era di un altro pianeta e Hamilton ha corso con il coltello tra i denti. Recuperare 15 posizioni in 24 giri è qualcosa di magico. Adesso dovrà riprovarci in gara scattando dalla decima posizione. «Non è finita, il campionato non è finito», ha detto un Hamilton gasatissimo. Ma certo per lui il campionato è tutto in salita. Ha 21 punti da recuperare, parte dalla decima posizione. Dovrà contare in un Bottas come quello di ieri e non come quello di una settimana fa.
Hamilton scattava dal fondo per il clamoroso errore del suo team che si è fatto pescare dai commissari con le mani nella marmellata. Non un tentativo di fare i furbi, proprio un errore nel montaggio dell'alettone posteriore. Questione di millimetri, ma in Formula 1 contano anche quelli. Così a Lewis che era stato il più veloce in qualifica è stato cancellato il tempo. Retrocesso al ventesimo posto.
Il là per l'impresa del giorno. Un'impresa che ha offuscato quella di Sainz, davvero bravo a sorprendere tutti (Max compreso) al via e poi a difendersi. Un bel sabato per la Ferrari anche se Leclerc ha chiuso dietro a Norris.
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