Il calvario di Jacobs adesso preoccupa il mondo dello sprint

Per Marcell l'anno più buio: battuto nei 50 indoor e a digiuno all'aperto. La solidarietà dell'atletica

Il calvario di Jacobs adesso preoccupa il mondo dello sprint
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L'ennesimo forfait di Marcell Jacobs inizia a preoccupare tutti gli appassionati di atletica. Cosa sta succedendo all'uomo entrato nella leggenda con i due ori a Tokyo 2020 troppo spesso alle prese con i problemi fisici? L'ultimo infortunio è un segnale di fragilità che costringe il campione a rimanere ai box? O è semplicemente una combinazione di inattese complicazioni sfortunate che impediscono all'uomo più veloce d'Italia di correre? Nell'ultima settimana, l'olimpionico è tornato a far parlare di sé, per la sua condizione di campione di cristallo. Paradossalmente anche i suoi principali avversari non l'hanno presa bene. «Jacobs parla molto per essere uno che non corre», ha attaccato Marvin Bracy, argento mondiale sui 100 metri. Per non parlare delle provocazioni del suo principale avversario, il campione del mondo Fred Kerley, lo statunitense che aspettava l'azzurro sia a Rabat che a Firenze per vendicare la sconfitta dei Giochi Olimpici. Il duello è saltato, dopo continue frecciate tra i due sui social. L'attesissimo duello si sta trasformando come certe dichiarazioni fragorose di pugili che non si affrontano mai davvero sul ring. Come Tyson Fury e Anthony Joshua, i due pesi massimi inglesi che non trovano mai l'accordo su un match.

Nessuno, comunque, pensava che prima di Rabat potesse succedere che il re dei 100 dovesse nuovamente fermarsi. Il problema di sciatalgia, le cure a Monaco da un luminare. In verità, fino all'ultimo Marcell Jacobs ha provato ad esserci per il Golden Gala, ci ha provato, ci ha sperato fino all'ultimo ma ha dovuto arrendersi all'evidenza. Sembra un deja vù dell'anno scorso, ma rispetto all'anno scorso in cui ha patito diversi problemi fisici, quest'anno nell'avvicinamento mondiale all'aperto Marcell è ancora al buio. Non ha ancora fatto nessun test. È probabilmente l'anno più difficile, per il velocista, reduce anche dalla sconfitta agli Europei indoor da Samuele Ceccarelli. Tra sconfitte e rinvii, Jacobs non riesce più a fare il vero Jacobs. Difficilmente lo vedremo a Parigi, in Diamond League, il 9 giugno.

A questo punto, è probabile che lo rivedremo sui blocchi a Slesia a fine giugno, in Coppa Europa (24-25). «Sono preoccupato, spero solo che stia bene e sia pronto per la prossima gara», gli ha teso la mano il rivale Kerley. Anche Marco Del Medico, coach di Samuele Ceccarelli, si è sentito di scrivere un post: «Chi ha masticato atletica sa che non si può gareggiare ad alti livelli con qualche problema fisico, l'atletica non è il calcio per cui certi discorsi non li commento e li lascio ai pallonari detto questo, abbiamo un buon rapporto con Marcell e gli facciamo gli auguri perché possa tornare in pista quanto prima e far veder che lui c'è sempre, l'abbiamo visto allenarsi e soffrire...».

La tesi del

campione fragile non convince Stefano Tilli, che anzi rimarca: «Marcell lo conosco, è un grandissimo talento ed è tutt'altro che un atleta fragile». Ma Jacobs ha sicuramente bisogno di un test per capire e rassicurare il mondo.

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