È semplicemente superlativo, per questo non è necessario ricorrere ai superlativi. È Tadej Pogacar, qualcosa di unico e in questo momento irraggiungibile. Ha un altro passo, un altro incedere e quel che lascia stupefatti è che a 23 anni sta vincendo come Merckx, forsanche di più del Cannibale belga alla sua età.
Il suo ruolino di marcia ha qualcosa di impressionante, per la semplicità nell'esecuzione e la costanza nel ripetersi. Non è sazio Tadej, gli unici stanchi sono i suoi avversari, che ormai cominciano a sentire il peso della sconfitta, unita alla consapevolezza che al momento c'è poco da fare e si corre per il secondo posto.
Il campione sloveno vola via sul Carpegna e va a vincere per distacco la tappa più attesa della Tirreno-Adriatico (ieri alla Parigi-Nizza vittoria dell'altro sloveno Primoz Roglic, che oggi conquisterà la corsa del sole, ndr), quella del Carpegna, luogo di allenamento e test di Marco Pantani.
Pogacar scatta a 16 km dalla conclusione, al secondo passaggio del Carpegna e si toglie di ruota tutti i migliori: da Vingegaard a Mas, da Landa a Porte. Più forte in salita, più bravo in discesa, più determinato sul piano: Tadej Pogacar si mostra di un'altra dimensione. Alle sue spalle arriva Vingegaard, terzo Landa, quarto Porte, quinto Caruso arrivato con Hindley e Pinot. Sprofonda Evenepoel. Dopo due tappe e la classifica finale dell'Uae Tour e la Strade Bianche, Tadej Pogacar non conosce pause.
Alla Tirreno il 23enne sloveno, dopo la vittoria sulle salite di Bellante, infila il secondo successo di tappa dominando la montagna di Merckx e Pantani.Oggi ultima tappa della Tirreno, si arriva a San Benedetto del Tronto. Per il secondo anno consecutivo Pogacar farà sua la Corsa dei Due Mari: ma vede già quello di Sanremo...
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