Canottaggio, Chiumento in finale e papà Enzo va a Parigi in bici per urlare: "Forza Luca"

Impresa per tifo e beneficenza. Sperando in una medaglia

Canottaggio, Chiumento in finale e papà Enzo va a Parigi in bici per urlare: "Forza Luca"
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Parigi - Si voga e si pedala a casa Chiumento. Entrambi all'inseguimento di un sogno. C'è Luca, da un lato, che ieri ha conquistato un posto nella finale del quattro di coppia di canottaggio insieme a Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili. E poi c'è lui, papà Enzo, che è partito da Padova in direzione Parigi per assistere alle sue gare e mantenere la promessa: «Se vai all'Olimpiade, vengo a Parigi in bici». Millequattrocento km per tifare il figlio. Meglio della fatica, c'è solo la fatica condivisa.

Il canottaggio è uno sport che insegna tanto: bisogna essere disposti a sgobbare, perché allenarsi richiede sacrifici e sudore. Ne sa qualcosa Luca Chiumento, che da riserva a Tokyo 2020 si è guadagnato un ruolo dentro la barca che purtroppo ha perso Filippo Mondelli, il campione del mondo 2018 spentosi a 26 anni dopo una lunga battaglia con una patologia ossea.

Il padovano Luca, che è alla sua prima Olimpiade da protagonista, sta vogando verso il sogno olimpico. Facendo ricredere quelle persone che dicevano che non avesse il fisico adatto. Si sbagliavano. Di certo non suo padre, 62enne artigiano originario di Enego (Vicenza), il suo primo tifoso, come dimostra questa faticata verso la Ville Lumière.

Una pazzia, potrebbe dire qualcuno. Al contrario: la pedalata è servita anche ad aiutare i meno fortunati. Infatti, insieme al gruppo di amici con il quale ha percorso il suo personale Tour de France, ha raggiunto Parigi e, soprattutto, il fine benefico della sua pedalata: raccogliere ottomila euro, attraverso la Rete del Dono, per acquistare un frigorifero per cellule staminali da donare alla Fondazione Città della Speranza, l'istituto di ricerca pediatrica nel vicentino.

E adesso tocca a Luca andare in «meta» e donare una gioia agli altri, oltreché a se stesso. Dopo aver vinto la batteria con i compagni, c'è una finale, in programma mercoledì, da provare a vincere. Per pareggiare l'oro olimpico della fidanzata Federica Cesarini, che a Tokyo vinse nel doppio pesi leggeri il primo titolo femminile del canottaggio assieme a Valentina Rodini, rimaste però senza Olimpiade stavolta.

In

questo appuntamento con la storia, dopo aver già conquistato due ori europei, un argento e un bronzo mondiali, Luca avrà un tifoso in più a spingerlo dalle tribune. Solo per la fatica che si è fatto meriterebbe la medaglia...

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