Pep Guardiola scrive ancora la storia. Centra la sua terza finale di Champions da allenatore e soprattutto regala la prima al Manchester City che corona così la sua lunga rincorsa ai piani nobili del calcio europeo, torna a livelli che aveva toccato solo in coppa delle Coppe mezzo secolo fa e adesso cercherà di ribaltare la storia di una città che finora è stata a senso unico dalla parte dello United. Gli Sky blues festeggiano un'impresa mai vista, mentre il Paris torna sulla terra dopo la finale raggiunta un anno fa e perde anche la testa chiudendo in dieci per una follia di Di Maria.
Basta poco al City per mettere in ghiacciaia la finale. E il ghiaccio lo fornisce il terreno dell'Etihad Stadium imbiancato da una grandinata improvvisa. Con un terreno così lo scivolone è dietro l'angolo e allora il Manchester si trasforma, diventando la squadra meno guardioliana della storia di Pep, sobria ed essenziale, tanto da colpire i francesi con un contropiede a due passaggi e due tiri: Ederson lancia lungo a Zinchenko, l'ucraino serve De Bruyne in mezzo, il belga spara in porta, Florenzi devia, Mahrez raccoglie e insacca in diagonale da posizione non facile.
E' solo l'11' del primo tempo e la semifinale di ritorno prende già una piega pesante, anche perché il Paris St.Germain lavora tanto ma raccoglie poco. Di Maria e Neymar ci provano, Verratti cerca di dare una logica al gioco, ma pesa l'assenza di Mbappè: mancano la sua fantasia e la sua velocità. Anche perché il suo sostituto, Maurito Icardi, è decisamente fuori dagli schemi. Il gol dà sicurezza agli inglesi che amministrano con tranquillità, sfruttano i cambi di velocità di Foden e il lavoro monumentale di Zinchenko, ala e terzino, vera spina nel fianco di Pochettino. Anche se paradossalmente le due occasioni più evidenti capitano ai parigini con Marquinhos, semlui, che scheggia la traversa e con Di Maria che non sfrutta un regalo di Gundogan.
Ma nella ripresa, mentre il possesso palla resta parigino, è ancora Mahrez a chiudere la sfida concludendo un altro contropiede. Pardon, ripartenza direbbero i fan di Guardiola.
Ma la sostanza non cambia: l'EuroCity mette da parte il tiki taka e bada al sodo. E stasera aspetta la vin cente di Chelsea-Real Madrid, altre due ribelli della SuperLega, i cui effetti non finiscono. I blues ieri hanno annunciato l'ingresso di tre tifosi nell'assemblea del club.
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