Al via col Milan stravagante, Juve sotto esame e... incubo arbitri

Al via col Milan stravagante, Juve sotto esame e... incubo arbitri
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Esaurito il tempo delle chiacchiere, si gioca. Era ora e stavolta non ci sono alibi e giustificazioni, stagione vera, senza mondiali Fifa a rompere scatole e calendario. In verità non si sa ancora bene che campionato potrà essere questo, il mercato, tra comode rate, prestiti e sontuose uscite (Tonali-Hojlund, 150 milioni di euro il totale) conferma la debolezza finanziaria dei nostri club, finita la belle époque di Agnelli, Berlusconi, Moratti, Sensi, Mantovani, Ferlaino, si fanno conti diversi strofinando la lampada di Aladino, il mercato saudita o quello inglese, per dare ossigeno a bilanci al limite dell'asfissia. Per gli allibratori il Napoli parte con il vantaggio dello scudetto vinto e di una solidità costruita da Spalletti&Giuntoli che Garcia&DeLaurentiis dovranno confermare, impegno non facile quando si è reduci da sbornie favolose e si sventolano ancora sciarpe e bandiere. Seguono le solite, la Lazio ha perso l'arte di Milinkovic Savic ma l'opera di Sarri può ricalcare l'ultima classifica con l'orgoglio e i soldi della partecipazione alla champions. Si dovrebbe dire lo stesso delle due milanesi ma con respiri differenti, il Milan ha messo assieme una squadra stravagante, strana la curiosità di vedere e capire che cosa saprà fare Pioli, già sicuro di avere un elemento come Leao a fare la differenza non soltanto in Italia. L'Inter è forte e bella ma con qualche nuvola pesante sulla società, per la situazione finanziaria dell'economia cinese, Inzaghi non ha più Dzeko e Lukaku ma Arnautovic e Thuram non sono dilettanti allo sbaraglio e Frattesi è realtà solida. Ci sarebbe la Roma che è Mourinho e qualcos'altro, nel senso che l'allenatore è il valore non aggiunto ma principale, manca un centravanti serio ma la propaganda tiene su di giri il mondo romanista.

E la Juventus? Dopo la stagione horribilis va a giocarsi la faccia soltanto in campionato, la punizione può essere servita anche al suo allenatore che si mette in discussione e non è poco. C'è tanta voglia di football, mi auguro che gli arbitri non rovinino il piacere.

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