Conte e lo scudetto low cost "Meno Drogba, più Llorente"

La Juve riparte forte di punti, gol e classifica. "Ma la Samp è avvelenata. Torniamo ad avere appeal: lo spagnolo un anno fa ci avrebbe snobbati"

Conte e lo scudetto low cost "Meno Drogba, più Llorente"

Torino Si riparte. Contro la Sampdoria che avrebbe potuto essere ancora di Ciro Ferrara e che, invece, è stata consegnata a Delio Rossi già prima dell'ultima giornata prenatalizia. Alla Juventus comunque poco importa: tre punti vuole e tre punti farà di tutto per portare a casa, per iniziare al meglio il 2013 e cominciare a inseguire il primato appena stabilito di 94 punti raccolti nell'anno solare. Del resto la classifica del campionato è già un inno alla gioia bianconera: la concorrenza è staccata non di poco, i punti messi insieme rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso sono sei in più, la macchina gira che è un piacere (10 reti in più all'attivo, una in meno al passivo) e il mercato ha subito portato in dote Federico Peluso, ovvero «Il vice Chiellini per eccellenza - ha detto ieri Conte -. Ci permetterà di non chiedere ad alcuno di giocare fuori ruolo». Al punto che oggi l'ex atalantino potrebbe già essere in campo sul centro sinistra, nella difesa a tre ormai diventata marchio di fabbrica.

Rimanendo al mercato, magari altro succederà e riguarderà l'attacco. I sogni però sono vietati, almeno quelli che hanno i contorni di Drogba: «Quella è un'operazione che continuo a leggere sui giornali - ha spiegato Conte -. Ci sono parametri economici che non prevedono questo tipo di operazioni: bisogna che tutti accettino questa situazione, perché io l'ho fatto (sorride, ndr) e forse, tra voi e me, chi potrebbe risentirne di più sono io. Saranno fatte operazioni intelligenti e, se capiteranno, colte certe opportunità avendo però grandissima fiducia nel gruppo attuale. Sarà comunque un'operazione low cost, perché questo è il momento economico dell'Italia. A dirla tutta, è però da un anno e mezzo che la Juventus fa operazioni intelligenti. A volte leggo che siamo intervenuti sul mercato in maniera spropositata: non da quando ci sono io, sia chiaro. Ci sono squadre che hanno ingaggi nettamente superiori ai nostri, qualcuno (Allegri? ndr) faccia bene i conti».

Comunque sia, il “basso costo“ di riferimento è Fernando Llorente, «un giocatore che ha fatto benissimo nell'Athletic Bilbao, sicuramente appetibile perché non ha rinnovato ed è vicino a svincolarsi. É inevitabile che la Juventus debba tenere le antenne dritte. L'aspetto positivo, senza sapere se Llorente arriverà o meno, è che un anno e mezzo fa lo stesso giocatore non ci avrebbe preso in considerazione: adesso invece la Juventus è tornata ad avere appeal. Per il momento stiamo comunque parlando di un non argomento, di un qualcosa di virtuale. E siccome a me piace essere molto pratico, non posso dire se il suo eventuale arrivo ci permetterebbe di essere più forti anche in Champions. In questo momento Llorente è un giocatore dell'Athletic Bilbao». Se poi Urrutia, presidente della società basca, scendesse a patti e accettasse i 3-4 milioni che la Juve pare disposta a versare subito, l'operazione sarebbe comunque low cost e Conte - che tiene d'occhio anche Borriello - salterebbe di gioia perché avrebbe finalmente una prima punta con i fiocchi.
Nel frattempo, un plauso al Milan («Era giusto mandare un segnale contro il razzismo, i responsabili vanno puniti") e sotto con la Sampdoria, «squadra avvelenata perché in una posizione di classifica non consona alle reali possibilità della sua rosa».

Vucinic (tendine d'Achille infiammato) sta meglio ma potrebbe anche andare in panchina lasciando spazio a Matri. De Ceglie prenderà il posto di Asamoah (partito per la Coppa d'Africa) e Padoin (con Caceres e Isla a ruota) quello dello squalificato Lichtsteiner. Low cost o no, così è.

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