Derby dei poveri

Genova Il derby è quello del passaggio di testimone della crisi. La Samp divorzia dalle sconfitte e con un 3-1 più adrenalinico che bello lascia il Genoa in fondo alla classifica, con sei ko in fila. Con l'ultimo, quello di ieri sera, che brucia di più nel gelo del Ferraris. Che sorprende ancora una volta la squadra che in teoria arrivava alla stracittadina nelle migliori condizioni. Non contano però gli assenti, non contano i pronostici quando in palio ci sono almeno sei mesi di superiorità cittadina.
Di certo non contano nulla per i tifosi. Così si accende subito la Sud con uno stemma di Genova che irradia il blucerchiato sulla gradinata e fa lampeggiare cento luci beneauguranti. La Nord non risponde con la coreografia per protesta contro la società, ma ritrova quel mare di bandiere che sembrava sparito tra i flutti della tempesta di classifica.
E la Sud si accende anche al 16' del primo tempo quando, dopo due occasioni per il Genoa, Poli sfrutta un tiro dal limite di Maresca, aggancia in area e mette alle spalle di Frey il suo primo gol in carriera: 1-0. Il Ferraris canta su note blucerchiate. Il Genoa è intontito e la squadra di Ferrara rischia il bis quando Icardi salta al limite dell'area anche Frey in uscita ma poi mette a lato. Ci pensa poco dopo Bovo a segnare per i blucerchiati, inciampandosi goffamente su una respinta corta di Frey. L'autogollonzo del 2-0 è l'immagine del livello del nuovo derby della Lanterna. Prima dello scadere ci sarebbe anche il tempo per il colpo del ko, con la Samp che mette due volte i suoi giocatori solo davanti al portiere, ma Frey è miracolos a ipnotizzare prima Icardi poi Munari quando i tifosi stavamo già esultando.
Servirebbe un elettroshock per svegliare il Genoa e nell'intervallo Delneri lo assesta con due cambi: il rientrante Vargas per Bovo e Bertolacci per Tozser, che trasformano la squadra con lampi di 4-2-4. In sei minuti arrivano due occasioni con Immobile e Borriello che si spengono però tra le braccia di Romero. Ferrara prova a correre ai ripari inserendo Estigarribia, ma l'inerzia del match è ormai cambiata e il Genoa al 27' trova il gol con Immobile che riprende una ribattuta su tiro di Vargas dal limite. È il gol che ridà speranze alla Nord. Ma è ormai troppo tardi per ribaltare la situazione, e nonostante gli ultimi assedi fatti di tanti calci d'angolo e volontà, è la Samp che chiude i conti al 43' con un contropiede: stavolta baby Icardi non sbaglia tutto solo davanti a Frey.
Il derby si chiude con un sussulto. Con l'entusiasmo dei tifosi blucerchiati e di Ciro Ferrara che si “riprende” la panchina che sembrava ormai persa alla vigilia.

Si rannicchia invece sempre più Gigi Delneri, che da quando è arrivato non è mai riuscito a fare un solo punto. E dopo cinque partite, anche con avversari decisamente alla portata del Genoa il bilancio è decisamente deficitario. Sul cielo rossoblù la lanterna decide di non dare neppure una parvenza di luce.

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