A Wimbledon 2022 non ci saranno tennisti russi e bielorussi: è questa la decisione dell'organizzazione del torneo di tennis più prestigioso del mondo. Questa scelta ovviamente ha diviso l'opinione pubblica ma anche i tennisti stessi sia in campo femminile che maschile. Tra i contrari a questa decisione c'è anche l'ex numero uno del mondo Novak Djokovic che ha voluto dire la sua in merito: "Condannerò sempre la guerra, non la sosterrò mai essendo io stesso figlio della guerra, essendo cresciuto durante le guerre civili che hanno seguito il crollo della Jugoslavia. Sono consapevole del trauma emotivo che lascia un evento del genere, tutti sappiamo cosa è successo in Serbia nel 1999. I tennisti, gli atleti, però, non c'entrano niente con la guerra. Quando la politica interferisce con lo sport, il risultato non è buono", ha detto Djokovic.
Chi ne farà le spese?
In campo maschile non prenderanno parte al torneo due pezzi da novanta come Daniil Medvedev, numero due del mondo a pochissimi punti di distanza proprio da Djokovic e Andreij Rublev, numero 8 del seeding. Out anche il bielorusso Ivashka e i russi Molcan e Martin. In campo femminile, invece, a farne le spese saranno la numero 6 del mondo, la bielorussa Aryna Sabalenka, Anastasia Pavlychenkova (russa), Viktorija Azarenka (bielorussa), Veronika Kudermetova, Daria Kasatkina, Ekaterina Alexandrova (tutte e tre russe) e così discorrendo.
Anche l'Atp si è schierata contro questa decisione definendola una "scelta ingiusta che può creare un un precedente dannoso per il tennis". L'associazione dei tennisti presieduta dall'ex giocatore italiano Andrea Gaudenzi, che riunirà il Consiglio per valutare la situazione, ha poi continuato: "La discriminazione basata sulla nazionalità è anche una violazione dell'accordo con Wimbledon secondo cui l'ammissione dei giocatori si basa solo sulle classifiche".
Ormai la scelta è stata fatta e secondo quanto riporta la Repubblica, dietro questa decisione unilaterale ci sarebbero stati forti pressioni da parte della Corona inglese. "È inaccettabile che i nostri atleti siano ancora una volta ostaggio di pregiudizi politici e azioni ostili contro la Russia", il commento arrivato dalla Russia. I vertici del circuito maschile Atp e femminile Wta sono irritati da questa decisione e non escludono azioni legali in merito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.