Djokovic non basta, la Davis resta ceca

Djokovic non basta, la Davis resta ceca

Alla Serbia non sono bastati i successi in singolare di Djokovic per strappare l'insalatiera d'argento alla Repubblica Ceca che per il secondo anno consecutivo ha conquistato la Coppa Davis, fra l'altro a Belgrado, in casa degli avversari. Un risultato scontato. Le assenze di Tipsarevic, infortunato cronico al piede, e di Troicki, squalificato per doping, hanno costretto il capitano serbo Obradovic a mandare allo sbaraglio lo spaurito Lajovic, numero 117 al mondo, del tutto inadatto a questa sfida. In due partite l'incolpevole 23enne ha portato a casa appena 15 game. A cancellare ogni residua speranza ci ha pensato lo stesso Nole quando s'è rifiutato di giocare il doppio. Incomprensibile poi la decisione di giocare sul cemento, favorevole ai cechi, invece che sulla terra battuta. Ci sarebbe stato comunque poco da fare contro Berdych e Stepanek che hanno ottenuto il punto decisivo nel doppio dove formano una coppia estremamente solida, battuta una sola volta in tredici incontri.
Come un anno fa contro la Spagna, è stato ancora una volta Stepanek (35 anni il prossimo 27 novembre), a mettere la firma sullo storico successo scherzando con il povero Lajovic nella quinta e ultima partita di finale. Nel match precedente Djokovic, alla 24ma vittoria consecutiva, aveva portato la Serbia sul 2-2 superando Berdych in tre set, ma attraverso un percorso intricato, soprattutto nel tie-break del secondo set in cui ha annullato due tie-break. «Troppo forti gli avversari», ha ammesso Nole, conscio che neanche Tipsarevic ce l'avrebbe fatta a cambiare un canovaccio scritto con largo anticipo.

Alle stelle Stepanek: «È il punto più alto della carriera». Più cauto Berdych per la 15ª sconfitta con Djokovic: «Ci tenevo a battere Nole, ma ha avuto ragione lui».
Ieri: Djokovic (Ser)-Berdych (Cec) 6-4, 7-6, 6-2; Lajovic (Ser)-Stepanek (Ser) 3-6, 1-6, 1-6.

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