Cosa non va in casa Juventus: Allegri non è l'unico responsabile

Il mister bianconero ha le sue colpe per il brutto avvio di stagione della Juventus ma non è l'unico colpevole. Sul banco degli imputati anche la società e i calciatori

Cosa non va in casa Juventus: Allegri non è l'unico responsabile

Massimiliano Allegri al momento, almeno di facciata, è in una botte di ferro alla Juventus. Domani i bianconeri giocheranno in trasferta sul campo del Monza che ha appena esonerato Giovanni Stroppa in favore di Raffaele Palladino e dopo ci sarà la sosta per due settimane per gli impegni delle nazionali. Alla ripresa, però, ci saranno 40 giorni di passione per la Vecchia Signora e per il suo tecnico che dovrà dare risposte importanti sul campo con gioco e soprattutto con i risultati.

Il gioco che manca

Allegri è tornato alla Juventus nella passata stagione e in tanti si aspettavano da subito il salto di qualità. In realtà l'anno passato è stato molto difficile con la qualificazione alla Champions League arrivata per il rotto della cuffia con il quarto posto. La campagna acquisti di quest'anno sulla carta è stata di tutto rispetto ma i risultati non si stanno ancora vedendo, soprattutto dal punto di vista dei progressi nel gioco. Milan, Roma, Atalanta, Napoli e Inter sono davanti ai bianconeri e in questo momento pure l'Udinese ha fatto più punti della squadra di Allegri. C'è dunque bisogno di un'inversione di tendenza.

Le motivazioni delle difficoltà

Mancano giocatori di qualità soprattutto in mezzo al campo e gli infortuni occorsi a diversi elementi della rosa non stanno affatto aiutando Allegri nel trovare continuità nel gioco. In estate ci si è liberati di Arthur (pagato 80 milioni di euro), Ramsey (a cui è stato rescisso il contratto) e Zakaria (dato in prestito al Chelsea e arrivato a Torino lo scorso gennaio). Rabiot è stato per diverso tempo con la valigia in mano ed ora è in infermeria come Locatelli. McKennie ha dovuto recuperare da un lungo infortunio e il neo arrivo Paredes non può da solo sorreggere una squadra orfana di Paul Pogba che nella testa di Allegri sarebbe dovuto essere il faro del centrocampo. Miretti è un ottimo prospetto, così come Fagioli, ma non può da solo risolvere i problemi della linea mediana bianconera.

Se a centrocampo le cose non vanno per il meglio anche in difesa ci sono dei problemi con Gleison Bremer, pagato 47 milioni di euro, che sta facendo fatica ad ingranare in una difesa a quattro e con Allegri che forse per agevolarlo è passato ad una difesa a tre. Bonucci sente il peso dell'età mentre Rugani non è mai stato considerato un titolare. Infine, il neo arrivato Gatti è un giocatore di prospettiva ma giovane e inesperto. Allegri sta adattando diversi uomini con Danilo, giocatore di fascia utilizzato come difensore puro in una difesa a tre.

Problema offensivo

In attacco poi c'è da registrare il problema Dusan Vlahovic con Arkadiusz Milik arrivato nelle fasi finali del calciomercato che sta rendendo meglio rispetto ad un giocatore pagato 75 milioni di euro a gennaio. Il serbo è apparso nervoso e non utile alla causa in questo preciso momento ma tempo per migliorare ce n'è. Kostic è al momento un corpo estraneo mentre Cuadrado e Alex Sandro non stanno rendendo come gli anni passati sugli esterni. Infine, Federico Chiesa il vero crac della Juventus che dovrebbe tornare a disposizione di Allegri a fine ottobre ma più presumibilmente a gennaio 2023 come primo acquisto per gli ultimi 5 mesi della stagione.

Le responsabilità

Allegri è salito sul banco degli imputati ma non può essere additato come l'unico responsabile di questo avvio di stagione difficile. Anche la società ha le sue colpe con scelte rivedibili e sbagliate: nella top ten degli stipendi figurano 7 giocatori della Juventus e nonostante questo i risultati non si stanno vedendo. Lo staff di Allegri, però, dovrà lavorare anche sulla condizione fisica dei giocatori e si dovrà cercare il più possibile di evitare gli infortuni saliti già a quota 16 da inizio stagione (ed è passato solo un mese).

Infine, anche i calciatori sono responsabili di questi scarni risultati visto che in campo scendono loro, né Allegri, né la società: servirà una reazione soprattutto dai giocatori d'esperienza, classe ei personalità che al momento stanno arrancando e con loro tutta la Juventus.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica