Dopo mezzora, Leonardo Bonucci è uscito dalla festa di Villar Perosa, si è tolto la maglietta e l'ha donata a un uomo seduto su una carrozzina. Lo ha accarezzato, gli ha sussurrato di tenere duro, l'uomo gli ha tenuto appena il braccio e sul volto triste è apparso un sorriso. Quell'uomo in carrozzina si chiama Beppe Furino, capitano di una Juventus che fu, costretto ad accettare il destino bastardo che gli ha portato via la moglie per il Covid e poi lo ha trafitto con una emorragia cerebrale. Accanto a Furin Furetto, come lo descriveva Vladimiro Caminiti, stava Liam Brady, gonfio di vita e di storia bianconera.
La sagra di Villar ha regalato memorie antiche e nostalgie malinconiche mentre sul prato spelato le squadre provavano a inscenare una partita seria, interrotta dalla classica invasione di campo, ma la folla non era quella solita (tremila rispetto ai cinquemila del passato) e non ne avranno beneficiato le casse degli organizzatori, il Comune in collaborazione con la società sportiva locale.
Villar Perosa tappa per la preparazione a una stagione intensa. Anzi a un campionato più difficile del solito. Lo ha detto John Elkann, presente con il resto dei dirigenti del club, ribadendo che il secolo della Juventus ha portato a 38 scudetti, un numero che il presidente di Exor ha ripetuto due volte per significare i meriti e i risultati ottenuti dalla squadra sul campo. «È la prima volta che ci ritroviamo dopo il periodo difficile del Covid e iniziamo un anno importante, quello del centenario della storia della nostra famiglia con la Juventus ed è una bellissima storia se uno pensa agli scudetti che abbiamo vinto in questo secolo, sono stati 38 più 5 con la squadra delle donne e questo decennio eccezionale sotto la presidenza di Andrea, è stato un secolo in cui la Juventus è la squadra che ha avuto al mondo più campioni del mondo e abbiamo vinto tutte le coppe che c'erano da vincere, un fatto di grandissimo orgoglio ma questo è il passato, deve essere uno stimolo per domani».
Elkann ha elencato tre squadre per il titolo: «L'Inter è sicuramente la favorita, squadra robusta, forte, ben strutturata per quest'anno, non dimentichiamo il Milan che ha vinto lo scudetto e la Roma che ha fatto un grande lavoro. Dobbiamo essere ben consapevoli che il campionato è più difficile del passato e bisogna essere molto attenti a non pensare che sia un'impresa facile, se poi uno guarda a livello europeo noi ci troviamo davanti a squadre che si sono anche loro rafforzate.
Il livello di competitività del campionato italiano e del calcio in Europa è sicuramente più elevato. È bello vedere dei campioni del nostro passato, penso che Di Maria darà moltissimo alla Juventus e al campionato italiano. Forza Juve».
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