La chiavetta di Luciano Moggi, l'inchiesta di Report, il collegio di garanzia del Coni, lo Sporting di Lisbona, il Napoli, poi l'Inter. La Juventus occupa tutti questi spazi tra dubbi e voci di dentro, Lapo strilla da tifoso ma, fortunatamente, appare suo fratello, John Elkann e l'aria irrespirabile si fa meno tossica. L'amministratore delegato di Exor si è rivolto agli azionisti della holding con la consueta lettera affrontando, tra gli altri, i problemi relativi all'area sportiva, Juventus e Ferrari, negando ogni addebito da parte della magistratura ordinaria e della giustizia sportiva sul club bianconero: «In misura maggiore rispetto a molte delle nostre Società, nel 2022 la Juventus si è trovata ad affrontare crescenti difficoltà interne ed esterne, che hanno messo il Club a dura prova. La Juventus ha fatto registrare una perdita significativa di 239 milioni di euro nell'anno e, per la prima volta dal 2011, la squadra maschile non ha vinto nessun titolo. Ma sono state le azioni legali contro il club che hanno finito per occupare il consiglio di amministrazione della società, che si è riunito 18 volte nel corso dell'anno. Il livello di pressione è cresciuto tanto che il Cda ha deciso di rassegnare le dimissioni per consentire alla società di tutelarsi nel modo più efficace contro accuse che vanno da presunte irregolarità contabili alle comunicazioni imprecise ai mercati finanziari relative prevalentemente alla compravendita di giocatori e agli accordi sugli stipendi degli stessi. La Juventus nega ogni illecito. Desidero ringraziare il cda per aver agito con responsabilità e in particolare il presidente Andrea Agnelli, che ha guidato la Juventus in una fase ricca di cambiamenti e di vittorie. La Juventus ha ora un nuovo presidente, Gianluca Ferrero, e un nuovo amministratore delegato, Maurizio Scanavino, che è anche alla guida della nostra media company Gedi, dove sta portando avanti con successo un piano di rilancio. Nella Juventus, Gianluca e Maurizio saranno aiutati da un nuovo consiglio di amministrazione, e hanno iniziato bene, facendo in modo che la Juventus possa affrontare le numerose sfide attuali, proteggendo al tempo stesso la sua reputazione affinché possa tornare più forte sia in campo che fuori». John Elkann ha voluto sottolineare anche l'inadeguatezza del sistema calcistico: «Il calcio europeo continentale non riesce a tenere il passo con il crescente potere finanziario della Premier League, i cui ricavi si prevede supereranno di tre volte quelli della Serie A entro la fine della stagione in corso. Gli effetti di questo predominio si vedono nel mercato dei trasferimenti, che a sua volta è in grado di giocare un ruolo chiave nel successo dei club: nella finestra estiva del 2022, la spesa lorda dei trasferimenti in Premier League è stata pari alla spesa totale di Serie A, La Liga, Bundesliga e Ligue 1 messe insieme, e questa situazione è continuata nella finestra invernale, con il Chelsea che da solo ha speso più della somma complessiva di tutti i club di questi quattro campionati. Il calcio è ancora in fase di transizione verso un'industria compiutamente professionistica. Manca ancora di chiarezza nel suo complesso, e ciò sta creando tensioni finanziarie e regolamentari».
Passando alla Ferrari ha spiegato: «Ferrari ha chiuso il 2022 con risultati record. Il piano strategico presentato da Benedetto Vigna prevede che entro il 2026 i motori a combustione interna (Ice) rappresenteranno il 40%, mentre il restante sarà costituito da ibridi e full electric. Grazie allo scatto in avanti nell'evoluzione della sua gamma, Ferrari prevede un aumento del fatturato a 6,7 miliardi di euro entro il 2026 e un margine Ebitda rettificato vicino al 40%, in linea con le migliori società del lusso.
Mentre tra le mura di Maranello sono in corso profondi cambiamenti, in particolare nel rafforzare l'attività sportiva in pista e per sviluppare le collezioni lifestyle sulle passerelle, la spinta verso il progresso che il nostro fondatore Enzo Ferrari aveva nel cuore continua a mantenere umile e ambiziosa la gente della Ferrari nel costruire il futuro del Cavallino Rampante». Nessun proclama, nessuna provocazione polemica, Juventus e Ferrari proseguono la storia della famiglia.
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