La favola di Pattolino, a un passo dal mito Zola

Chi li ha se li tiene stretti, e poi regole e dinamiche interne non invogliano all'acquisto. Ma sono i classe Novanta, il futuro. All'estero i predestinati costano sempre qualcosa in più ma ci si arriva meglio, anche con i libri in rosso, le fidejussioni sono più semplici e non sempre bancarie, si paga cash, garantisce il presidente, un accordo si trova sempre. Ma per tornare competitivi senza top player, solo loro possono salvare il nostro calcio, El Shaarawy, Insigne, Balotelli, Destro, De Sciglio, Benassi e non solo loro. Dario Del Fabro è un '95, difensore centrale del Cagliari, esordio in prima squadra con Ficcadenti, ex Torres, 1,90, seguito dal Milan. L'altro cagliaritano è Nicola Murru, classe '94, terzino sinistro, sono due predestinati come il genoano Mattia Perin, vent'anni, numero uno del Pescara, mischia per averlo a giugno, un valore di mercato che si avvicina già ai 10 milioni. È gente come Mario Sampirisi che rinnova la tradizione dei nostri difensori. Dall'Aldini al Milan, adesso è al Chievo in prestito dal Genoa, 1,85, può giocare esterno basso o centrocampista, è un '92 che ha fatto tutta la trafila nelle under azzurre.

Alessandro Florenzi, 21 anni, gioca in mezzo nella Roma dove è cresciuto, 5 milioni per il cartellino, gli operatori sono rimasti stupiti di ritrovare Nicola Bellomo in B, sembrava scontato il suo arrivo all'Inter. Il barese che fa impazzire le grandi in A ci arriverà fra pochi mesi. Enrico Zampa è un '92 della Salernitana a metà con la Lazio dove è cresciuto.

Davanti c'è grande qualità, Samuele Longo adesso è nella Liga, all'Español. Nicola Gabbiadini e Ciro Immobile non sono due punte da scoprire, eppure sono un '91 e un '90 che la Juve quando vuole si riprende. Solo qualcuno.

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