Fede come Tomba e Thoeni: "Mammaaa, lo sai? La coppa del Mondo è mia"

Annullate per il virus le gare di Are e la Brignone conquista il trofeo. Mai nessuna azzurra come lei

Fede come Tomba e Thoeni: "Mammaaa, lo sai? La coppa del Mondo è mia"

«È finita, hanno annullato tutto». Emergenza virus in Svezia. Così, leggendo a occhi spalancati un messaggino ricevuto su whatsapp dal suo allenatore Gianluca Rulfi, Federica Brignone ha saputo di aver vinto la coppa del mondo generale, oltre a quella di gigante, il suo sogno più grande. E come ha reagito? «Pensando a uno scherzo, Gian è un burlone, ma pensando anche che se lo fosse stato sarebbe stato il più brutto mai subito in vita mia». Una dichiarazione a caldo? «Mamma, cosa vuoi che ti dica??? Ho vinto la coppa del mondo!!!!!!».

Urlando, piangendo dall'emozione, Federica mi dice anche che non vorrebbe parlare con nessuno, solo con me, con il papà, con il suo skiman Mauro Sbardellotto E invece il suo telefono comincia a fare bip, dobbiamo chiudere. Mi consola solo sapere che anche lei e Davide, il fratello che le sta sempre al fianco, si sono commossi, perché io quando ho ricevuto il suo messaggio laconico «tutto annullato» mentre stavo buttando via la spazzatura, sono stata scossa da singhiozzi di emozione. So cosa vuol dire vincere la coppa del mondo, è da 40 anni che la frequento ammirando i campioni capaci di conquistarla. Pensare che mia figlia ora sia fra loro è incredibile. Accostata a miti come Thoeni, Gros e Tomba possibile?

È stata una stagione folle. Fino ai primi di febbraio tutto è andato avanti come al solito, qualche annullamento qua e là per il maltempo, qualche forfait del fenomeno Mikaela Shiffrin, abituata a vincere anche senza partecipare alle gare ritenute superflue, e una sfida bellissima per il secondo posto alle sue spalle fra Federica e Petra Vlhova. Eravamo a Bansko e lì c'è stata la svolta. Non solo perché Federica ha deciso di proseguire il viaggio verso est, verso Sochi, mentre Mikaela e Petra tornavano in Italia ad allenarsi, rinunciando alle gare in Russia. Ma anche perché Jeff Shiffrin, il papà di Mikaela, ha deciso di rientrare negli Stati Uniti dopo il mese passato in giro per l'Europa con moglie e figlia. Il seguito lo conosciamo, l'incidente, il dramma, la sua morte.

Si dirà che Federica ha vinto solo per l'assenza della sua principale rivale rientrata negli Stati Uniti, sono tutti liberi di pensarlo e anche lei sa bene che con Shiffrin in pista le cose sarebbero andate diversamente. Ma da che mondo è mondo uno deve gareggiare con chi si presenta al via e nello sci, per esempio, gli infortuni sono sempre dietro l'angolo, guai se ad ogni gara si facesse il conto di chi c'è o manca.

Certo Mikaela ha vissuto una tragedia, ma che colpa ha Federica per questo? Lei ha fatto 25 gare e 1378 punti (record assoluto per uno sciatore italiano) con una media di oltre 55 punti che sarebbero 62 senza contare le tre prove in cui non è arrivata al traguardo. Come dire sempre meglio del terzo posto in tutte le discipline: dalla discesa al superG, dal gigante allo slalom, senza dimenticare parallelo e combinata.

E se la coppa del mondo deve premiare l'atleta più completo della stagione, quella è lei, senza dubbio.

Per la cronaca, le gare di Åre sono state annullate per tre casi di Coronavirus accertati fra alcuni addetti ai lavori presenti in Svezia.

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