Ferrara: «Responsabilità mie Se volete, sparatemi pure»

Ferrara: «Responsabilità mie Se volete, sparatemi pure»

GenovaDodici partite, zero punti. Genova guarda la classifica e trema. Guarda al derby che arriva domenica prossima e scopre quanto fossero ingannevoli gli entusiasmi di inizio campionato, specie quelli dispensati a piene mani nei confronti della Sampdoria di Ciro Ferrara, responsabile della striscia negativa più lunga, «titolare» di sette delle dodici sconfitte cittadine complessive. Ieri nuovo doppio ko, seppure assai diverso nei modi, dei rossoblucerchiati, perché il Genoa di Gigi Delneri non sa fare punti, infila la quinta disfatta di fila e, a parte la prima, tutte sono arrivate con il tecnico subentrato a De Canio. Ma appunto, il Genoa di Gigi Delneri che finora in tre partite non aveva mai tirato in porta una sola volta, mostra segnali di ripresa, giocandosela alla pari con il Napoli di Cavani e Hamsik, pur perdendo 4-2 quando a dieci minuti dalla fine stava conducendo 2-1.
Genova guarda al derby e scopre che la partitissima avrà almeno un pregio: come minimo, una delle due squadre interromperà la serie nera. E al derby arrivano due squadre in crisi. Soprattutto la Samp, che dopo un inizio con tre vittorie consecutive, con sogni di gloria già rispolverati, scopre la sua pochezza tecnica e soprattutto la mancanza di giocatori in grado di non far rimpiangere i titolari. Ciro Ferrara non ha una squadra troppobbuona, ma anche lui ci mette del suo. Il resto lo fa l'ambiente. Che cerca di nascondere la polvere sotto il tappeto finché è possibile. I primi rovesci dei blucerchiati sono stati attribuiti agli arbitraggi, alle assenze, agli episodi. Società e tifosi hanno fatto quadrato, hanno organizzato pañolade e lettere aperte ai giornali. Le critiche della stampa non sono mai state troppo dure. Anche alla vigilia del ko di ieri a Palermo, il problema principale sembrava il fatto che la squadra era stata costretta a partire dall'aeroporto di Pisa per colpa del maltempo. Ma i diciannove anni da compiere dell'argentino Dybala ieri hanno cancellato ogni possibile alibi.
Ferrara stesso non ne cerca più: «Le responsabilità di questa situazione sono mie, io devo trovare la chiave giusta.

Dimettermi? No, non è il gesto giusto e non rientra nel mio carattere. Se volete sparatemi». La società non preme il grilletto sperando che la smetta lui di fare cilecca. Al derby della Lanterna spenta si va col generale Ciro.

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