nostro inviato a Montecarlo
Qui dove non ci sono accenni di crisi e i biglietti sono tutti esauriti e gli yacht tracimano glamour e abbondanza di forme e di portafogli, qui dove i transatlantici non vendono crociere ma appartengono a singole persone, qui si sta assistendo al contemporaneo completamento di due importanti metamorfosi. La prima riguarda la Ferrari d’Italia; la seconda la formula tutta. Partiamo da quella a noi più cara, la rossa che dopo il colpo di reni di Barcellona e il secondo posto di Alonso e la leadership mondiale riacchiappata in coabitazione con Vettel sembra proseguire sulla retta via che in mezzo a tutte le curve del Principato è già gran bella cosa. Lo lasciano intendere le espressioni soddisfatte dei suoi piloti e il cronometro da interpretare benevolmente.
Perché Fernando Alonso è stato il più veloce nelle libere del mattino con Massa sesto e non settantunesimo come in passato; e perché nel pomeriggio tormentato dalla pioggia, nei 12 minuti asciutti sempre Massa è stato terzo e non settantunesimo e persino davanti di sei centesimi allo spagnolo, quarto. Uomo più veloce del dì Jenson Button su McLaren (lontane e al momento in difficoltà le Red bull, Webber 7° e Vettel 10°), però issatosi lassù grazie al tempismo nell’usare le gomme supersoft (l’altra mescola del gp è la soft) prima che arrivasse la pioggia. Questo per dire che Grosjean su Lotus (secondo come al mattino) non aveva supersoft, e non le avevano soprattutto le due Rosse. Ergo, oggi avranno un set in più e il loro terzo tempo a 0.856 da Button non è distacco abissale ma distacco figlio del polimero morbidissimo usato dall’inglese (e altri otto).
Metro del velato ottimismo ferrarista sono le parole di Massa più che di Alonso. Perché Felipe sta vivendo l’ennesima stagione disperata e sentirlo soddisfatto fa strano: «I nostri problemi sono sempre stati velocità e trazione, qui però la trazione è migliorata più di quanto mi aspettassi e anche se al venerdì è difficile fare previsioni, diciamo che le sensazioni avute sono positive… noi da prima fila? E’ presto per sbilanciarsi». Però, sì, qualcosa è cambiato a Barcellona, con la F2012 riveduta e corretta, e qualcosa continua a cambiare. Leggere Alonso per credere: «Difficile fare pronostici, però il fine settimana è iniziato con il piede giusto e le prime sensazioni sono state positive». Dunque si vedrà, Lotus permettendo visto che a detta dei big - il duo McLaren in primis (Hamilton 11°) - quelli da battere sono Grosjean e Raikkonen (indietro nel pomeriggio).
Quanto all’altra metamorfosi, riguarda la trasformazione della F1 in società presto quotata in borsa, a Singapore.
Dopo l’annuncio della cessione del 21% delle quote Cvc (il fondo che la controlla) a tre investitori istituzionali, atteso oggi nel Principato il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo che s’incontrerà con i rappresentanti Cvc, il patron del circus Bernie Ecclestone e probabilmente il capo di Red Bull Mateschitz. Più o meno il futuro board della futura F1. Con Briatore alla finestra?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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