Ferrari, scena muta al monologo di Max Hamilton in difesa non lascia e raddoppia

Autogol della Rossa: Leclerc e Sainz fuori dal Q3. Pole di Verstappen

Ferrari, scena muta al monologo di Max Hamilton in difesa non lascia e raddoppia

La Ferrari di oggi assomiglia al tormentone dell'estate cantato da Orietta Berti: risolve un problema, ma ne restano mille. Se non mille, almeno cento. Se non cento, almeno dieci. Anche se in realtà ne basta uno per collezionare l'ennesima figuraccia della stagione, il mancato ingresso in Q3 di tutti e due i piloti. Sainz 11°, Leclerc 12°, fuori dalla top ten nel gp d'Austria per una precisa scelta strategica. Un autogol che in Ferrari preferiscono definire una scelta consapevole per evitare di scattare con gomme morbide come faranno invece Verstappen, Norris, Hamilton e Russell. Binotto ha preferito puntare sulla stessa strategia con entrambi i piloti, non ha voluto rischiare di veder sciogliere ai 50 gradi previsti sull'asfalto di Zwelteg le Pirelli più morbide. Una figuraccia voluta in qualifica per preparare la resurrezione in gara sfruttando le tre zone di drs. «Un'eliminazione messa in conto? Sì... e no - ha spiegato Leclerc - sì, perché ci aspettavamo di uscire a fine Q2. Però uscire restando dietro a una Williams è un po' meno aspettato, anche perché Russell si è qualificato anche lui con gomme Medium. Però a parte quello ci aspettavamo di essere fuori dalla Q3».

Restare fuori dai 10 mentre Lando Norris, l'avversario nel mirino dei ferraristi, arriva a 48 millesimi dalla pole (dal 2012 non c'era una McLaren in prima fila), non è un risultato confortante. Anche perché la scorsa settimana si è visto come partendo dietro (come Sainz domenica scorsa) sia poi difficile arrivare nelle posizioni che contano. «Puntiamo ad arrivare dietro a Sainz con entrambe le macchine, così almeno facciamo più punti della McLaren anche questa volta». La gara ci dirà se la Ferrari ha avuto ragione o se sarebbe stato più intelligente splittare la strategia con una scelta differente per i due piloti. Restare dietro a una Williams, pur se spinta da un motore Mercedes, resta comunque una bella macchia nera sull'abito dei ferraristi. «Abbiamo parlato a lungo di questa qualifica e la strategia era quella sin dall'inizio», conclude Leclerc cercando di far capire una volta per tutti che la Ferrari aveva messo in conto di restare fuori dai dieci pur di partire con gomme più dure e scegliersi la strategia. Contenti loro. «Partire 14° rovina tutto il weekend», ha invece ammesso onestamente e furiosamente Alonso, rimasto fuori dai dieci per esser incappato in Vettel che procedeva a rilento (e infatti pagherà con una retrocessione sullo schieramento).

Nel giorno del rinnovo del contratto di Lewis Hamilton che ha firmato per altri due anni e resterà uomo Mercedes fino al 2023, la festa è ancora di Max Verstappen che resta in pole come una settimana fa e soprattutto tiene a distanza Lewis Hamilton, battuto anche dal sorprendete e straordinario Lando Norris e da Sergio Perez che conferma come la Red Bull sulla pista di casa abbia davvero qualcosa in più. Il rinnovo di Hamilton significa che Lewis non ha paura del futuro, delle nuove regole, della pattuglia di giovani fenomeni che lo sta circondando e assediando per farlo cadere dal trono.

Vedremo quando Toto gli metterà accanto Russell come andranno le cose. Prima Lewis dovrà occuparsi del Gran premio d'Austria: «Max avrà una gara facile assicura - hanno una grande velocità. Io posso puntare al massimo al secondo posto». Per una volta non sembra pretattica.

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