Formula Uno, saltano anche il gp del Bahrain e del Vietnam

La FIA ha deciso di far slittare il gp del Bahrain e del Vietnam a data da destinarsi. C'è l'ipotesi che la Formula Uno possa partire non prima di giugno

Formula Uno, saltano anche il gp del Bahrain e del Vietnam

La Formula Uno ha deciso non solo di sospendere la prima gara dell'anno inizialmente in programma domenica 15 marzo a Melbourne, in Australia: anche i due gran premi successivi previsti per il 22 marzo in Bahrain e per il 5 aprile in Vietnam sono stati rinviati a data da destinarsi. Lo ha annunciato la stessa FIA con una nota ufficiale:

Per ora il gp della cina in programma il 19 aprile è salvo ma a forte rischio con Liberty, Fia e i vari team che potrebbero prendere in esame alcune alternative per stilare un nuovo calendario che si pensa possa iniziare a fine primavera, il 7 giugno con il gp d’Azerbaigian a Baku: l’idea è di fare comunque 18-20 gran premi cancellando anche la pausa estiva.

Ferrari d'accordo

La casa di Maranello con un comunicato stampa ha accolto di buon grado la decisione della FIA di non far disputare il gp dell'Australia di fatto cancellandolo dal calendario proprio nella giornata di ieri: "Scuderia Ferrari supporta pienamente la decisione presa dalla Fia e dalla Formula 1 insieme agli organizzatori del Gran Premio d’Australia, la sicurezza del nostro team è la priorità numero 1, specialmente di fronte alla rapida evoluzione della pandemia di coronavirus. Ci dispiace per tutti i fans che erano arrivati all’Albert Park per assistere alla gara di F1 con il solito entusiasmo così come tutti quelli che ci avrebbero seguito nel resto del mondo”.

Hamilton duro

Lewis Hamilton era stato molto duro prima che si verificassero dei casi di positività anche in Formula Uno che hanno portato poi ad annullare il gp di Melbourne. Una volta appresa la notizia della FIA ha accolto dato la sua opinione in merito: "Purtroppo questa è la giusta decisione. Nessuno vuole questo, tutti volevamo tornare in macchina per gareggiare ma dobbiamo essere realistici e porre la salute e la sicurezza al primo posto. La realtà è che le persone stanno morendo tutti i giorni, tante persone sono malate e anche se non lo sono vengono condizionate finanziariamente ed emotivamente.

Nessuno sa veramente quanto ci avremo a che fare, ma dovremo tutti prendere delle precauzioni per mantenere sicure più persone possibili. Lo sport unisce in tempi difficili, ma è la giusta decisione. Ascoltate gli appelli di tutti, state al sicuro".

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