Fratelli d'Italia a Brno Dovi e Rossi davanti ma Marquez è sempre lì

Pole per il ducatista, Vale secondo. Lo spagnolo leader del mondiale è terzo e resta il favorito

Fratelli d'Italia a Brno Dovi e Rossi davanti ma Marquez è sempre lì

Non è tipo da pole position, Andrea Dovizioso. Prima di ieri, infatti, le pole si contavano su una mano: appena cinque. Ma in quel di Brno, a sorpresa, il forlivese ha fatto segnare un tempo stratosferico. L'1'54689 siglato all'ultimo tentativo utile permette alla Ducati di partire, oggi, davanti a tutti. Non accadeva da dieci anni su questo tracciato. Quasi una vita fa. Ma il sabato di festa italiana delle ruote non è finito qui. Alle spalle del Dovi c'è Valentino Rossi, 2° a due decimi, nella pista della sua prima vittoria nel lontano 1996. Quella sì che è una vita fa.

Al rientro dalla mini-vacanza di due settimane, i piloti italiani sembrano essere tornati col piglio giusto. Cattivi, affamati, con la voglia di ribaltare quel pronostico che vede Marc Marquez sempre e comunque il favorito di ogni gara in calendario. Lo spagnolo della Honda, leader del Mondiale con 46 punti su Rossi, partirà dalla terza casella, dietro i nostri e davanti all'altro ducatista, Jorge Lorenzo. È due contro due. Una sorta di Italia-Spagna delle due ruote.

Ma qui a Brno, decima tappa sulle diciotto in calendario, pare che i progressi della Ducati, che sul circuito ceco ha messo in mostra una nuova carena, stiano dando i loro frutti. Rispetto allo scorso anno, la Desmosedici è competitiva su tutti i tracciati. Solo così si spiega lo schieramento sulla griglia di oggi, che vede tre ducatisti ai primi sei posti oltre al Dovi e a Lorenzo, un ottimo Petrucci sesto. Anche se a preoccupare i piloti, per via del forte caldo di questi giorni, è la tenuta delle gomme su un asfalto con tante, troppe buche. «Sono condizioni al limite», le aveva definite due giorni fa Valentino.

Ma quel che conta, è che a distanza di due anni e dopo 28 lunghissime gare, ritroviamo due italiani là davanti a tutti. L'ultima volta? A Sepang 2016, il Gran Premio della svolta per Dovizioso. Perché da lì, da quel trionfo, il Dovi ha capito di avere tutte le carte in regola per giocarsela alla pari con gli altri piloti della griglia. Da Sepang 2016 a Brno 2018, il morale, due anni dopo, resta alto. Così Dovizioso: «Finora è stato un gran bel weekend. Siamo partiti subito veloci, non mi aspettavo di fare questo tempo, ma quando ho cominciato a spingere ho capito che la moto c'era, ha risposto benissimo. Per la gara nessuno può veramente capire chi ne ha di più, c'è tanto caldo e molti piloti hanno usato gomme diverse. Ma il feeling è buono».

Sorpreso, anche lui, della sua qualifica è Valentino: «Nel giro secco sono competitivo, meglio dell'anno scorso. Ero un po' preoccupato perché vedevo Dovi che andava via e ho detto: se Dovi mi va via, è dura... Poi ho capito perché è andato via: ha fatto la pole». In ottica gara, Rossi si fa più serio: «Ottima la prima fila, ma siamo molto indecisi sulla scelta della gomma». Un po' come tutti.

Non c'è da discutere, invece, su chi sia l'uomo da battere: Marc Marquez.

«Dovizioso spiega lo spagnolo - l'ho visto veloce già dal primo turno del venerdì e ha il passo migliore. Ha fatto la pole, se la merita. Sarà una gara divertente, in una pista dove di solito fatichiamo. Ma siamo là». Davanti, come sempre.

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