Rieccoli. Il Gallo Belotti guida l'esercito dei bomber rinati post lockdown. Il ritorno in campo a fine giugno dopo la sospensione della Serie A causa Covid-19 è coinciso con il risveglio di diversi attaccanti. I numeri migliori sono ad appannaggio proprio del capitano del Toro, che va a segno da 7 giornate consecutive e insegue ora il record storico di Ossola (8 partite di fila in gol con i granata).
Belotti, ma non solo: in casa Inter si godono l'esplosione di Sanchez. Il cileno ha cancellato l'ultimo biennio costellato da problemi fisici con un mese da urlo, in cui ha griffato 2 gol (contro Brescia e Spal) e ben 6 assist. Un rendimento che ha attivato immediatamente Marotta sul fronte acquisto a titolo definitivo dallo United. Rendimento stellare anche per Musa Barrow, autore di 5 reti nelle ultime 6 giornate. Il talento gambiano (21 anni) è esploso a Bologna, dove con Mihajlovic ha trovato l'habitat naturale per esprimere tutte le sue qualità. E ora appaiono un affare i 13 milioni più bonus investiti da Sabatini a gennaio per strapparlo all'Atalanta, dove era chiuso da Zapata, Muriel e Ilicic.
A proposito di giovani: alla Samp è tornato a brillare Bonazzoli (23 anni). Il talento scuola Inter - che Mazzarri fece debuttare a 16 anni in prima squadra - sembrava essersi perso dopo le esperienze in chiaroscuro con Spal, Brescia, Lanciano e Padova. Ora, grazie ai consigli del mentore Quagliarella, si sta ritagliando un posto da protagonista in Serie A come testimoniano i 3 sigilli da cineteca realizzati nelle ultime 2 gare. Scusate il ritardo, verrebbe da dire: definizione applicabile anche a Cutrone. L'ex milanista ci ha messo un po' per sbloccarsi dal suo ritorno in Italia e solo da luglio ha ritrovato la via della porta in A con 3 segnature nelle ultime 5 partite. Mica male per uno contagiato dal Coronavirus (in maniera asintomatica). Stesso destino per Gabbiadini che nei mesi scorsi ha messo ko il Covid-19 e al ritorno in campo si è preso sulle spalle la Samp, trascinandola fuori dalla zona calda (4 reti). E che dire di Lasagna (Udinese): appena un acuto da metà dicembre all'8 marzo (ultima gara pre-lockdown), mentre negli ultimi 20 giorni ha bucato ben 6 volte la rete avversaria.
A far da contrappasso a queste rinascite c'è invece l'appannamento del Re Mida del gol pre-Covid, ovvero Immobile.
Il bomber laziale non segna da 4 turni e non è affatto un caso che la squadra di Inzaghi sia entrata in crisi in contemporanea al digiuno del capocannoniere della Serie A. Il suo ultimo gol, infatti, è datato 30 giugno (2-1 al Toro): da allora i biancocelesti non hanno più vinto. La Juve, prossima avversaria lunedì, fa gli scongiuri...
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