St. Moritz «Sofi c'è! Avete visto?». Dopo un avvio di stagione balbettante ecco la grande riscossa, a modo suo, vincendo. Sofia Goggia c'è, non avevamo dubbi, ma c'è anche Federica Brignone, battuta di un centesimo di secondo, 27 centimetri, dopo 1950 metri di pista a oltre cento all'ora di media. È doppietta Italia, come a Killington quindici giorni fa. Bassino e Brignone in gigante allora, Goggia e Brignone in superG ieri a St. Moritz, pista tosta, un susseguirsi di dossi e curvoni tecnici dove sbagliare non si può, non si deve. O almeno non troppo, perché in realtà la prova perfetta non esiste in superG, se non sbagli vuol dire che non stai andando forte.
Dove ha guadagnato il centesimo Sofia? Dove l'ha perso Federica? Dappertutto e da nessuna parte. Sofia non si lamenta del bastoncino perso dopo il rischioso atterraggio dal salto, Fede del vento preso in faccia nella parte alta. È doppietta, è inno di Mameli, è consapevolezza che queste ragazze, compagne di squadra, si stanno tirando e stimolando a vicenda, in allenamento ancora prima che in gara. Questo fa la loro forza, perché finire dietro dà sempre un po' fastidio, tanto più se sei una vincente. Con quello di ieri Sofia tocca quota sette trionfi in Coppa del mondo, in più e dici poco! - c'è l'oro olimpico di discesa. Fede resta a 10 vittorie e tocca quota 30 podi. «Quel centesimo scoccia, non posso negarlo, e dopo la gara di Shiffrin e Schmidhofer, finite dietro di un soffio, ci ho sperato, ma sapevo che in partenza c'era ancora Sofia. Ha rischiato e sciato forte, è stata più veloce di me, lo accetto e sono felice perché ho attaccato e sciato bene». Sofia si è tolta un gran peso dalle spalle: «Mi sono sbloccata, ci sono oggi, ma c'ero anche prima, pur sciando bene però finora in gara non avevo concretizzato. Non ho guardato la gara delle altre prima di partire, sapevo cosa dovevo fare e sono contenta di come ho eseguito. Il mio rapporto con questa pista in superG era sempre stato difficile, oggi ho rimesso le cose a posto e vincere tagliando il traguardo senza un bastoncino non mi era mai successo!».
La doppietta esalta la squadra, il parterre è tutto baci e abbracci, Gianluca Rulfi, Marcello Tavola e Daniele Simoncelli, i tre tecnici che allenano Goggia e Brignone (seguita anche dal fratello Davide), gongolano. «Condividere il podio con una compagna di squadra significa che il lavoro di preparazione è stato ottimo» dicono in coro Sofia e Federica, oggi di nuovo una contro l'altra e contro tutte nel primo slalom parallelo della stagione, attesissimo per le novità regolamentari.
Si tenta di dare un'identità a una disciplina che piace al pubblico, lascia perplesse alcune atlete (oggi Shiffrin non ci sarà, è già volata a Courchevel a preparare il gigante di martedì) e assegnerà per la prima volta una coppa del mondo. Lo slalom maschile di Val d'Isère, rinviato ieri per vento, è stato programmato per oggi al posto del gigante.
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