I big azzurri contro Tavecchio. E lui: "Trattato peggio del killer di Kennedy"

Dopo De Rossi, anche Chiellini tuona: "Solo Albertini può portare avanti il futuro del calcio italiano". L'ex rossonero: "Il palazzo scricchiola"

Carlo Tavecchio
Carlo Tavecchio

"L'assassino di John Kennedy non ha subìto quello che ho subìto in questi giorni". Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc, ha commentato così le polemiche che lo hanno investito dopo l'uscita sui giocatori extracomunitari. Il numero uno della Lega Dilettanti, ai microfoni di Radiouno, ha tenuto a sottolineare l'attività trentennale "del mio impegno in Africa, dove ho contribuito a far aprire un ospedale e dove ho adottato a distanza tre bambini". Sulla sua candidatura, Tavecchio ha quindi chiarito come, "davanti a un non consenso di una Lega importante, si farebbero altre considerazioni".

Intanto però i calciatori fanno squadra contro di lui e Demetrio Albertini chiosa: "Il Palazzo del potere continua a scricchiolare". Dopo il romanista Daniele De Rossi ("Non giudico Tavecchio ma le cose che ha detto sono gravi, se ora dico “mangia-banane” a un giocatore di colore chi mi squalifica?"), anche Giorgio Chiellini ha puntato il dito contro Tavecchio: "Ho letto la frase la mattina dopo e sono rimasto sconcertato, non c’è niente di personale nelle mie parole, ma in questo momento c’è solo una persona che può portare avanti il futuro del calcio italiano e quella persona è Albertini". Anche il portiere Morgan De Sanctis si è unito al fronte "No Tav": "Ci vorrebbe qualcosa di diverso, che noi abbiamo individuato in Albertini.

Crediamo che sia la figura giusta per cambiare qualcosa". Per il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, invece "non è cambiato nulla". Tuttavia, adesso la rimonta di Albertini non sembra più impossibile.

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