Ibra e Mou, totem del fascino da serie A

Partiti CR7, Lukaku Co., sono rimasti loro ad attrarre pubblico e riflettori

Ibra e Mou, totem del fascino da serie A

Ibra e Mou non si sentono in una gabbia come invece ha confessato di recente CR7 che da pochi giorni ha traslocato verso Manchester, città che non è certo il massimo dell'allegria e del divertimento. Ibra e Mou sono i due fari che adesso illuminano la serie A e il calcio italiano tornato a occuparsi di campionato e di stadi aperti al 50% a pochi rintocchi dalla riapertura della stagione europea delle coppe. A Roma, si sa, considerano Josè Mourinho già uno di loro e non solo perché lo special one ha scelto di abitare nel cuore di Roma, a palazzo Taverna, proprietà Aquilani, e avrà a disposizione un autista incaricato dalla società di scarrozzarlo su e giù da Trigoria alla Capitale lasciandogli così tutto il tempo di lavorare a pc e cellulare durante il tragitto. È la stessa tecnica adottata ai tempi del Milan da Clarence Seedorf, allenatore per pochi mesi e oggi opinionista di Amazon. Contribuisce, dicono gli esperti del ramo, a favorire la concentrazione sul lavoro e a eliminare le tensioni procurate dal traffico. Ibra è da sempre ospite a bordo di un comodo monovolume con vetri oscurati ed autista e nei giorni di sole estivo è capace persino di spuntare a bordo di una delle sue moto sull'autostrada dei laghi in direzione Carnago.

Sono loro le due attrazioni di Roma e Milan, capaci di assicurare, come nel caso del portoghese, «la costruzione di una squadra di successo» mentre lo svedese continua a lavorare sodo, ad allenarsi con grinta e impegno per recuperare la migliore condizione. Nel frattempo un risultato l'hanno già ottenuto. Hanno garantito il massimo dell'incasso possibile in regime di covid e di stadi dalla capienza dimezzata. Ieri, il club rossonero, già intervenuto con una sostanziale revisione dei prezzi della Champions, ha segnalato che sono stati già venduti per la sfida con la Lazio circa 34 mila biglietti, tutto esaurito riferito alla modalità possibile (terzo anello aperto). Anche il museo e il bistrot di casa Milan hanno riaperto a dimostrazione della volontà di riannodare il filo con la tifoseria.

Perciò, nonostante il Sassuolo, che non è un rivale di grande richiamo, l'appuntamento dell'Olimpico può riservare lo stesso identico scenario di San Siro.

A conferma che nonostante la partenza di calciatori simbolo del passato torneo, a cominciare da CR7 per finire a Donnarumma, Hakimi e Lukaku, il fascino per niente discreto di Ibra e Mou può far accendere i riflettori puntati fino a qualche mese prima. Senza perdere un solo briciolo di appeal e di interesse.

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