Juve, difesa bunker col tris da rottamare

Crocevia tra tattica e riflessione su Bonucci, Alex Sandro e Cuadrado

Juve, difesa bunker col tris da rottamare

Salvare la faccia non significa avere una bella faccia. Ne sa qualcosa la Juve. Chi ha visto la partita contro il Psg, senza tenere il violino fra le mani, avrà contato più pericoli che gol, più problemi che soluzioni. Altro che occasione persa (copyright Allegri). La Juve di Champions rischia il bel muso più di quanto possa capitare in campionato. Manca la gente di qualità: Pogba ragiona per interessi suoi con tanto di retroscena societari, Di Maria prospetta uno stop più lungo, Chiesa lavora ancora nel retrobottega. Si contano le assenze perché è difficile contare sulle presenze, certe presenze. Tre nomi come petali appassiti: Bonucci, Alex Sandro e Cuadrado. La difesa è andata presto in tilt perché il capitano non è mai stato un marcatore. Ora è moviolesco e non ti salva. Bremer ne sta facendo le spese, lacune personali a parte. La difesa va riassettata nel modulo (tre marcatori e vai), sebben la squadra sia andata meglio a Parigi con la difesa a 4. Sensi unici e contraddizioni di un gruppo imperfetto: mancano i terzini, Alex Sandro è un pensionato in attività, Cuadrado ci sta dicendo che la sua bellezza calcistica si è quasi incenerita: sbaglia troppe valutazioni e passaggi. Vista così la Juve non può credere in una grande stagione. Il Benfica, affiorato nei discorsi di Allegri, rischia di fare davvero da spartiacque tra l'essere e il non essere. I portoghesi sanno tirare in porta. La Juve potrebbe essere costretta ad abbandonare l'Europa ed, allora, diventerebbero tempi duri per le avversarie di campionato: difficile esca dalle prime quattro, semmai più difficoltoso vincere il titolo. Eppure non ci sarebbe da stupirsi se, recuperati gli uomini di classe, la Signora cominciasse seriamente a parlare di scudetto. Le forze giovani (a parte l'ultimo Locatelli) promettono vivacità, Rabiot sta migliorando avendo al fianco un autentico playmaker come Paredes, che può solo regalare ordine e idee calcistiche. Milik e Vlahovic sono più forti in coppia piuttosto che attorniati da centrocampisti senza tiro. L'importante è non prendere gol: lo dice Allegri ma solitamente lo consiglia il calcio.

Poi ha ragione Aldo Serena quando sostiene che i difensori di una volta avrebbero fatto sentire (vedi verbo intimorire) subito i tacchetti agli assi del Psg. Ci hanno provato Bonucci e Bremer, ma sono sembrati violette del pensiero (falloso).

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