Juventus in difficoltà: ecco quando è iniziata la parabola discendente

L'addio di Giuseppe Marotta ha segnato l'inizio della crisi dei bianconeri che venerdì dovrebbero ufficializzare, in bilancio, un debito da 210 milioni di euro

Juventus in difficoltà: ecco quando è iniziata la parabola discendente

La Juventus è partita malissimo in questo 2022-2023 e ora Massimiliano Allegri trema. La società gli ha confermato la fiducia che non sarà però illimitata tanto è vero che nel caso dovesse saltare il club potrebbe virare su un altro tecnico già sotto contratto: Paolo Montero che dirige l'under 19 bianconera. Ma da dove nascono i mali della Vecchia Signora? Secondo quanto riporta il Corriere della Sera lo "sprofondo rosso" della Juventus è iniziato con il brusco addio di Giuseppe Marotta, oggi ad dell'Inter. Il dirigente infatti aveva messo in guardia tutti in società sulla difficile sostenibilità dell'operazione Cristiano Ronaldo che ha portato zero Champions League e tanti debiti.

Questione di bilancio

Venerdì 23 settembre il consiglio di amministrazione della Juventus ufficializzerà i conti del club bianconero per l'anno 2021-2022, in cui è previsto un buco di oltre 200 milioni di euro, 210 per la precisione. Questi dati, non ancora ufficiali, probabilmente non sono lontani dalla realtà. La Juventus, dunque, farebbe volentieri a meno di esonerare Allegri che guadagna 10 milioni di euro a stagione. Non solo, nella top undici degli stipendi ai calciatori figurano ben sette calciatori bianconeri e tre dell'Inter: Romelu Lukaku, Lautaro Martinez e Marcelo Brozovic.

Paul Pogba, Leandro Paredes, Wojciech Szczesny, Alex Sandro, Angelo Di Maria, Leonardo Bonucci, Dusan Vlahovic e Adrien Rabiot sono gli otto giocatori bianconeri che compongono questa speciale classifica, ma in campo i risultati non si stanno vedendo ed è proprio questo che sta facendo arrabbiare i tanti tifosi della Juventus che non vedono la grinta dei vecchi tempi, di quando la Juve faceva incetta di scudetti con anche due finali di Champions League raggiunte.

Risultati negativi

I bianconeri hanno messo insieme 10 punti in sette giornate frutto di due vittorie contro Spezia e Sassuolo, quattro pareggi e una sconfitta, quella rimediata nell'ultimo turno contro il Monza di Silvio Berlusconi. La vetta dista 7 punti con Napoli e Atalanta a farla da padrone e con la sorprendente Udinese secona a quota 16. I bianconeri hanno 2 punti in meno dell'Inter, che non è propriamente in salute, 3 in meno della Roma di José Mourinho e 4 in meno del Milan campione d'Italia.

Se in Serie A non si sorride, in Champions League si piange con ben due sconfitte in due giornate contro Psg e Benfica. La corsa agli ottavi di finale si è così complicata per la squadra di Allegri che dovrà vincere entrambe le sfide contro il Maccabi Haifa sperando che il Benfica non faccia punti contro il Psg.

Dal 1° ottobre alla pausa di novembre per il Mondiale in Qatar servirà un'inversione di tendenza per non pregiudicare la stagione e la posizione di Allegri che, se non dovesse riuscire a rialzare la squadra, potrebbe essere sollevato dall'incarico nonostante il salasso per le casse bianconere.

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