L'auto cambia pelle ma c'è ancora spazio per vivere i sogni

Tante supercar, concept futuristici e, tra Suv e crossover, riecco le berline

Massimo Mambretti

Il Salone di Ginevra non si smentisce mai. Al termine di un giro tra gli stand c'è sempre molto da ricordare, perché con questa rassegna parte a tutti gli effetti la nuova stagione del settore automotive. Le novità sono tantissime, specie se si considerano anche quelle legate ad aggiornamenti o ampliamenti delle famiglie di modelli da poco presentati.

Tuttavia, la prima impressione di ordine generale riguarda la decisa avanzata dell'elettrificazione. E, sebbene quella a emissioni zero cominci ad affacciarsi con proposte concrete e credibili, è quella legata alle varie interpretazioni della propulsione ibrida che promette di crescere in fretta.

Passando alle novità, che spaziano in ogni settore e sono tali da soddisfare ogni esigenza nonché tasca, le più emozionanti sono la Ferrari 488 Pista spinta dal più potente V8 (720 cv) realizzato a Maranello, e il Supersuv made in Emilia. Ovvero, Lamborghini Urus esposto accanto alla Huracàn Performante in versione Spyder. A parte ciò, la vera sorpresa arriva dal settore delle berline e, sebbene in percentuale inferiore, dalle station wagon. Tornano a farsi vive dopo essere state tante volte messe in un angolo da Suv e Crossover. Vanno dalla nuova generazione dell'Audi A6 alla Mercedes Classe A che imbarca tanta intelligenza artificiale per rendere più diretta e facile l'interazione uomo-macchina. Poi ci sono le proposte firmate Psa, ovvero la Peugeot 508, che nei lineamenti quasi da coupé cela anche un pratico portellone posteriore, e la nuova Citroën C4 Cactus, che pur avendo un nome già noto, vanta una personalità ben differente dalla precedente. Tra i brand transalpini Renault, accanto alla futuristica EZ.GO a emissioni zero, si limita invece a esporre un inedito motore turbo a benzina di 1.3 litri, che debutta con Captur e Scénic. Kia propone la Ceed, senza apostrofo rispetto al passato, ma subito affiancata dalla station wagon. Una versione con cui debutta la nuova serie 60 della Volvo, puntando sulla V60 che dal prossimo anno sarà proposta anche in una variante ibrida plug-in, e la Mazda6 Wagon con la quale la casa di Hiroshima anticipa concetti della sua futura produzione, largamente basata su varianti ibride di vario genere.

È un'ibrida pura la nuova Toyota Auris proposta, differentemente dalle consanguinee, in due variazioni sul tema: una da 122 cv e una da 180 cv. Il raddoppio dell'offerta, per ora, non è seguito dal marchio premium del colosso giapponese (Lexus) che, però, con UX si presenta nel settore delle compatte. Ford, dal canto suo, aggiorna sia la piccola Ka+ anche in versione simil-crossover sia il grosso Suv Edge, arricchendolo anche di tanti sistemi di assistenza alla guida.

Nel contesto dei Suv debuttano, a livello assoluto, la seconda serie della Bmw X4 e, a livello europeo, le Jeep Wrangler e Cherokee edizione 2018. Ma anche questo comparto conferma che l'elettrificazione avanza in tutte le sue forme. La promette Honda per tutta la sua futura offerta, con la nuova generazione della CR-V, ora anche in una versione ibrida.

E lo ribadiscono sia Hyundai con il primo Suv compatto a emissioni zero, Kona Electric, che sfila accanto alla nuova Santa Fe. Ha mire ambiziose sia Jaguar con l'I-Pace: il primo Giaguaro elettrizzato apre la strada a ibride e, molto facilmente, anche full-electric dei cugini di Land Rover.

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