Un tempo per soffrire, un tempo per gioire e l'Inter bis conquista gli ottavi di coppa Italia dove se la vedrà con la vincente di Napoli-Bologna. Al Bentegodi, pardon al Meazza, ma sembrava davvero di essere a Verona visto che i tifosi della città di Giulietta erano in 8.000 contro poco più di 3.000 nerazzurri. Una partita in notturna col gelo invernale che non invoglia certo i tifosi ad andare allo stadio e poi anche la tv che trasmette in diretta: insomma tra freddo e telecamere, meglio starsene al calduccio, hanno pensato in tanti.
E forse anche le seconde linee di Stramaccioni hanno pensato la stessa cosa perché, per l'intero primo tempo, l'Inter non si è vista, completamente in frigo, senza idee e senza corsa, mentre da parte sua il Verona sembrava l'autentico padrone di casa. A guastare le cose ci hanno pensato i soliti idioti, circa 800 tifosi veronesi che, fuori dallo stadio, prima di entrare, non hanno trovato di meglio che lanciare sassi e bottiglie contro le forze dell'ordine. Carica della polizia, lancio di lacrimogeni, quattro feriti e il fumo che al 15' del primo tempo ha invaso il terreno costringendo l'arbitro Rocchi a sospendere per qualche minuto.
Ma nel secondo tempo s'è vista la vera Inter, entra Guarin e dà la scossa, Cassano si ricorda di essere Fantantonio, le occasioni e i gol fioccano, con il portiere Rafael protagonista di interventi decisivi. Ma nulla può quando al 5' Guarin sradica il pallone dai piedi di Moras e lancia Cassano che con un tocco delizioso porta in vantaggio l'Inter. Quattro minuti dopo una rabbiosa punizione dell'altrettanto rabbioso Guarin, viene deviata nella propria porta da Hallfredsson.
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