Per Luna Rossa è arrivato davvero il momento della verità: la finale della Prada Cup che inizia sabato, o meglio domani notte alle 4 per il pubblico italiano. Dopo il facile incontro con la acciaccata American Magic, prima vittima delle regate di Auckland, le tocca incontrare un avversario vero: Britannia di Ineos Team UK, imbattuta nei Round Robin.
L'incontro tra i due team europei sarà una guerra dei mondi, un sanguinario duello stellare che mette di fronte due team tanto diversi. Intanto i club attraverso cui è presentata la sfida: per gli inglesi il Royal Yacht Squadron, nato nel 1815 ha inventato nel 1828 la regola fondamentale di tutte le regate, la precedenza per chi naviga con mure a dritta. Il club dei re, della società più esclusiva. Per gli italiani il Circolo della Vela Sicilia, fondazione nel 1933 ben frequentato ma soprattutto con sede in uno degli angoli più incantevoli del Mediterraneo.
Poi gli armatori, per gli inglesi Sir Jim Ratcliffe, considerato dalla stampa l'uomo più ricco del Regno Unito, che gioca con lo sport spaziando dal calcio al ciclismo alla F1, ha fondato il gruppo Ineos (terzo polo chimico del mondo) nel 1998 e ora, soldo più soldo meno, fattura sessanta miliardi di dollari. Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa, è alla sesta sfida in Coppa America, ha superato Thomas Lipton che si era fermato a cinque sconfitte con onore, conosce la vela, il gruppo di cui è ceo fattura circa 3,2 miliardi di euro.
L'equipaggio di Ineos è gestito da Sir Ben Ainslie, considerato un semidio per le sue cinque medaglie olimpiche di cui 4 consecutive in 4 edizioni diverse. Un vero campione, di quelli che sotto pressione danno il meglio. Si è circondato di amici, come spesso succede in queste squadre, però non sono signorsì, sono olimpionici. Nel team si contano dieci medaglie di vario colore, oltre a 16 vittorie in Coppa America. Il ceo Grant Simmer ha cominciato a vincere in Coppa America da ragazzino su Australia II nell'83 e non si è mai fermato, spesso dalla parte giusta ha rivinto con Alinghi due volte poi con Oracle.
Non che su Luna Rossa manchino i vincenti, tuttavia non c'è la stessa passione inglese per esaltare l'eccellenza. Medaglie olimpiche una, in canottaggio, più una scippata a Pechino a Pietro Sibello. Nove le vittorie di Coppa America. Max Sirena a quel che si dice ha voluto una squadra che punta alla coesione senza protagonisti, una filosofia totalmente diversa, dalla sua c'è tanta esperienza. A James Spithill, che ha vinto due volte la Coppa, questa giacca sta un po' stretta. Condivide il timone con Francesco Bruni, e questa è una delle scelte che rendono la barca italiana tanto diversa dalle altre, due timonieri che non si spostano mai, sempre concentrati su mare e avversario, ma sempre in dialogo.
Luna Rossa è veloce e fa paura agli inglesi che hanno iniziato una campagna denigratoria a mezzo stampa e hanno fatto passi avanti per un accordo con Emirates Team New Zealand: quello che dei due perde in un ipotetico incontro in Coppa diventerebbe il Challenger of Record, il ruolo che stavolta aveva Luna Rossa, irripetibile dopo che i rapporti si sono deteriorati.
Una mossa sbagliata, che dà forza ai neozelandesi invece che renderli più deboli e incerti del futuro. Sembra che gli inglesi abbiano venduto la pelle prima di avere colpito l'orso. È il caso di dire: ce la faranno i nostri eroi?
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