Marmellata evitata a Parigi. E quel Diavolo sorpreso

Non è andata malissimo. Poteva andare peggio, una sconfitta e un pareggio

Marmellata evitata a Parigi. E quel Diavolo sorpreso

Non è andata malissimo. Poteva andare peggio, una sconfitta e un pareggio. Prevedibile e prevista ma contenuta quella della Juventus in Francia, più strano il risultato del Milan in Austria. La Juventus è stata molestata e provocata per un'ora dai parigini, come il gatto e il topo, la macumba di Pogba non ha avuto effetto dal momento che Mbappé, ipotetico ed eventuale bersaglio dello stregone, ha realizzato due gol feroci, stendendo la difesa bianconera in affanno evidente soprattutto in Bremer e senza la copertura esterna di Cuadrado ormai al tramonto della carriera. Il rischio di una confiture francese, nel senso di marmellata di gol, è stata evitata da due fattori: la reazione dignitosa della Juventus e il football dei narcisi di Galtier che hanno continuato a fare accademia, guardandosi allo specchio e subendo il buon gol di McKennie, con la partecipazione e solita gaffe di Donnarumma, l'americano aveva preso il posto, ma esterno, di Miretti, forse bocciato dall'allenatore. Ovviamente Allegri ha pensato di difendere lo svantaggio, come insegnava Gianni Brera, inserendo il suo pupillo De Sciglio a terzino e ha proseguito con altre sostituzioni tipo estrazione dei numeri al lotto, la squadra ha avuto anche l'occasione per riequilibrare il risultato due volte con Vlahovic e Locatelli, trovando l'autostima smarrita in campionato. Non facile la partita del Milan a Salisburgo contro un gruppo di ragazzi velocissimi che hanno messo in affanno la terza linea rossonera di solito energica e compatta.

A favorire il viaggio europeo del Milan ha pensato il Chelsea del nervoso Tuchel che le ha buscate a Zagabria con la Dinamo. Per la cronaca della Champions il signor Halland si è presentato con due gol nella fiesta del City (4 a 0) a Siviglia.

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