Messi rivince ma il Pallone non è più d'oro

di Filippo GrassiaC he Lionel Andrés Messi Cuccittini, ovvero Leo Messi, abbia vinto il Pallone d'Oro, non è una notizia, ma una banalità. Mai come questa volta lo meritava per aver guidato il Barcellona al successo in cinque competizioni (Liga, Copa del Rey, Champions League, Supercoppa europea, Coppa del mondo per club) e aver sempre segnato nelle finali cui ha partecipato da attore protagonista. Ronaldo e Neymar, i suoi paggetti, non potevano insidiargli la quinta incoronazione che sa di dittatura. Ecco perché l'annuncio del suo ennesimo trionfo non ha destato alcuna emozione. Allo straordinario curriculum manca però la Coppa del Mondo. I tifosi argentini glielo rinfacciano a piè sospinto. E lui è talmente conscio di questo buco nero da aver affermato: «Scambierei i cinque palloni d'oro con il Mondiale». Maradona resta d'un altro pianeta perché fu l'architrave di tutte le squadre in cui ha giocato: basti ricordare come portò alla finale di Roma '90 la nazionale argentina di quel tempo, proletaria e decotta. Messi e Ronaldo si passano il testimone del Pallone d'Oro dal 2008. E gli altri? Negli anni dei successi europei e mondiali della Spagna il trofeo poteva e doveva toccare a Iniesta, a parer mio il miglior calciatore dell'ultimo decennio. Iniesta disegna calcio come Raffaello, ma non è un goleador. E questo premio, specie da quanto è passato nelle grinfie della Fifa, non contempla invasioni di campo. Un tempo votavano esperti e giornalisti. E già rimase al palo un campione come Maldini. Oggi che si sono aggiunti tecnici e giocatori di tutto il mondo, la situazione è peggiorata. Ne hanno fatto le spese Ribery, Robben, Ibrahimovic, Rooney e Xavi oltre a Iniesta. Nedved, Sammer e Jashin non lo vincerebbero più. Le nubi si addensano sulla chiarezza del voto. Mourinho fu il primo a denunciare che le sue preferenze erano state falsate. Perfino l'Equipe si pone qualche dubbio.

E l'Equipe fa parte dello stesso gruppo editoriale di France Football che, dopo aver fondato il premio, lo diede in pasto alla Fifa nel 2010. Sarebbe bene che lo riportasse a casa. Il Pallone era d'Oro, oggi non lo è più.

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