La partita delle polemiche, non c'è modo migliore per definire Milan-Juventus, semifinale d'andata di Coppa Italia, terminata con il punteggio di 1-1.
Tre squalificati per la gara di ritorno (Ibrahimovic, Theo Hernandez e Castillejo) e il rigore all'ultimo minuto che ha consentito alla Juventus di pareggiare una partita fino a quel momento condotta con pieno merito dal Milan, sono le decisioni dell'arbitro Paolo Valeri, che hanno fatto infuriare l'ambiente rossonero.
Le decisioni controverse
Una partita ricca di episodi al limite del regolamento e una direzione di gara, al di là del merito degli episodi, poco autorevole, quella del fischietto romano, che ha lasciato l'amaro in bocca ai tifosi rossoneri, scatenando furiose polemiche sui social e nel post partita. A ridosso della mezzora, la prima tegola per il Milan: Zlatan Ibrahimovic e De Ligt staccano a centrocampo e lo svedese colpisce l'avversario con una manata in pieno volto. Inevitabile l'ammonizione e la conseguente squalifica per lo svedese, tra i diffidati della partita. Stessa sorte pochi minuti più tardi per Theo Hernandez, ammonito pochi minuti più tardi per un fallo evitabile su Dybala, decisione legittima ma prima del suo fallo i rossoneri lamentano un intervento scorretto su Bennacer.
Nel corso della ripresa gli episodi più delicati in cui le decisioni di Valeri e del Var lasciano numerosi dubbi. Se il secondo giallo per Theo Hernandez appare corretto per il fallo e le proteste, l'esterno era già ammonito e lascerà il Milan in 10 e lo è anche il giallo a Samu Castillejo che butta via la palla in un gesto di stizza. Tuttavia Valeri fischia allo spagnolo un fallo contro che sembrava non esserci. I casi più spinosi arrivano poi nel concitato finale di gara. Rebic colpisce Cuadrado con la mano, lo fa in modo falloso: Valeri è di spalle, non può vedere bene il gesto ma il guardalinee è perfettamente in linea e avrebbe dovuto segnalare l'episodio. Così come il Var visto che dalle immagini sembra netto il colpo al viso.
La rabbia dei tifosi rossoneri monta inevitabilmente nell'occasione del rigore fischiato alla Juventus: viziato ad inizio azione da un possibile fallo su Ibrahimovic non sanzionato dal direttore di gara. Sul tocco di mano di Davide Calabria, invece la moviola è irremovibile: si controlla il gesto e si decreta il rigore.
Il tocco c'è ma il difensore nulla può essendo in caduta anche se allarga leggermente il braccio in modo spontaneo. Per il Var e Valeri è calcio di rigore ma regolamento alla mano, resta una decisione al limite, che difficilmente riuscirà a fugare ogni dubbio.Segui già la nuova pagina Sport de IlGiornale.it?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.