Milan, Pioli vuol fare 13 con la forza delle idee

Il tecnico sullo scudetto: "Possiamo vincerle tutte...". E sull'Europa: "Inglesi ricche, servono altre vie"

Milan, Pioli vuol fare 13 con la forza delle idee

«La classifica non è ancora veritiera». Stefano Pioli è tipo che non si lascia sedurre dalle apparenze di un primo posto provvisorio. Ha conosciuto spesso nella carriera da allenatore delusioni e amarezze per non cogliere il rischio del trappolone psicologico proprio nel giorno in cui il ranking decennale dell'Uefa certifica che l'Inter - passata agli ottavi di Champions - ha finalmente sorpassato nella graduatoria il Milan.

«Non siamo tra le prime sedici d'Europa, loro giocano, noi siamo fuori anche se mi sarebbe piaciuto affrontare ora i rivali del nostro girone», parole e musica dello stesso Pioli che ha anche da dire anche sul conto della sfida con il Liverpool di mercoledì sera. «Il risultato è netto ma l'Inter ha dimostrato di essere molto vicina al Liverpool», il riconoscimento pubblico al rivale numero uno senza dimenticare che nel frattempo la distanza tra calcio italiano e inglese «è soprattutto economica e dobbiamo cercare di sopperire con le idee» il riferimento a quel che sta tentando di realizzare il suo Milan in assenza di investimenti a tre cifre, scovando giovani promesse in giro per l'Europa, trattenendo chi non ha agenti golosi (i prossimi della lista saranno Bennacer e Leao).

Se la classifica non è ancora veritiera (Inter e Atalanta devono recuperare contro Bologna e Torino), se Ibra non è ancora pronto pur se migliora (punta alla sfida di Napoli probabilmente) e se infine la Salernitana di stasera è un mistero poiché ha appena cambiato allenatore (Nicola dopo Colantuono) e non si sa come giocherà, il Milan ha altro a cui pensare e su cui concentrarsi. A cominciare dai suoi tre diffidati (Theo, Diaz, Bennacer), per passare al ritardo di Giroud -mai in gol fuori casa - e chiudere il cerchio con quello strano clima di sfiducia creato dai pronostici di alcuni addetti ai lavori. «Dobbiamo pensare solo a spingere al massimo nelle prossime 13 partite», è il mantra di Pioli che si confessa preoccupato per il viaggio a Salerno nonostante abbia per la prima volta a disposizione quasi tutta la rosa (tranne Ibra e la recluta Lazetic).

«Il nostro unico obiettivo è fare meglio della classifica dello scorso torneo» la frase che vuol dire tutto e niente perché il Milan arrivò secondo ma solo all'ultimo assalto (a Bergamo) dopo aver ciccato contro il Cagliari già virtualmente salvo in casa.

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