Milan-Roma, torna Mou e il rumore dei nemici. Ma Pioli è senza difesa

Rossoneri in emergenza con tre nuovi positivi al Covid: Calabria, Romagnoli e Tomori

Milan-Roma, torna Mou e il rumore dei nemici. Ma Pioli è senza difesa

C'è una frase di Marchionne («se siamo prevedibili ci fanno fuori in tre secondi») che pare confezionata su misura per i propositi di Milan e Roma, di Pioli e Mourinho per la prima volta di ritorno a San Siro dinanzi a un pubblico che fu rivale mai però gli fu ostile. «Mai avuto problemi col Milan, magari una battuta. Puoi partire sempre dal rispetto ma ci sono dei club che non puoi allenare» l'ex interista (ieri sera targa dalla curva nord) definisce così in una frase i confini dei suoi rapporti con i rivali di questa sera e del derby che fu. Rispetto sì ma niente programmi futuri. Che tra l'altro non sono all'ordine del giorno di casa Milan dove invece prendono sempre più corpo quelli di Stefano Pioli che non fa una parola dell'allarme covid suonato per tutta la giornata. A chi gli chiede sulla rincorsa all'Inter, lontana 4 punti, risponde con sicurezza: «Vogliamo fare tanti punti, più punti del girone d'andata (chiuso a 42 ndr), dobbiamo credere nella possibilità di vincere e non m'interessa chi pronostica il nostro calo». Ma per non essere prevedibili, quelli del Milan devono cambiare marcia soprattutto in un aspetto: quello degli infortuni, troppi nel girone d'andata tanto da costringere Pioli, nel mese di dicembre, a invocare «stringiamo i denti e con la sosta recupereremo tutti».

E non è colpa dei ko, ma del Covid se il quadro è peggiorato clamorosamente nelle ultime ore: ai due positivi (Tatarusanu e un altro che non ha autorizzato la pubblicazione) si sono aggiunti Romagnoli, Tomori e Calabria, mentre in infermeria c'è solo un posto occupato (Pellegri)e tolti i tre in coppa d'Africa (Kessiè, Bennacer e Ballò Tourè) tutti gli altri disponibili. È un quadro allo stesso modo avvilente come quello registrato prima di Empoli, vigilia di Natale con una sola differenza: adesso in piena emergenza c'è la difesa, allora l'attacco. «Leao, Rebic, Ibra e Giroud non sono ancora in grado di giocare 90 minuti, dovranno guadagnare la condizione» è la premessa che prelude a una saggia distribuzione dei carichi di lavoro. A centrocampo c'è l'emergenza più evidente e in tal senso Florenzi e lo stesso Saelemaekers sono già stati precettati per tappare qualche buco (Tonali, per esempio, è diffidato, ndr). Tradotto: con la Roma può partire Oliviero con Leao, Ibra più Rebic pronti a subentrare. Fondamentale può diventare Bakakyoko che riscuote la piena fiducia del tecnico, meno quella di pubblico e critica i quali dimenticano che ai tempi di Gattuso disputò un girone di ritorno di ottimo livello (ma giocando a tre).

Resta da suturare lo sbrego in difesa per l'infortunio grave di Kjaer. E qui Pioli è sulla stessa lunghezza d'onda di Maldini. «Abbiamo bisogno di un difensore completo.

Non ho chiesto altro»: l'identikit, molto impegnativo, porta sulla pista francese del Lille, un indirizzo già utilizzato in passato dall'area tecnica, l'olandese Botman, valutato una cifra e qui bisogna ripetere che non ci sono ostacoli dall'azionista.

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