Milan, vietato sbagliare. Sfida Samp e mal di casa per la grande occasione

Dopo Napoli-Inter Pioli deve tornare a vincere a San Siro per prendersi il primato provvisorio

Milan, vietato sbagliare. Sfida Samp e mal di casa per la grande occasione

Milano. «È un bellissimo segnale». Stefano Pioli inaugura così il fine settimana più sorprendente di questo febbraio cominciato con il derby del rilancio, proseguito con la semifinale di coppa Italia conquistata sulla Lazio e che può diventare il mese dello snodo con i prossimi a secondo dell'esito dei tre prossimi appuntamenti (Samp, Salernitana, Udinese) e può regalare il primato già oggi, anche se con una gara in più rispetto all'Inter. Il segnale è riferito alla firma di Theo Hernandez che, nelle intenzioni del club, dovrebbe anticipare quelle di Bennacer e Leao, mentre per Kessiè e Romagnoli si avvertono previsioni di segno opposto senza peraltro provocare grandi scossoni né dentro le mura di Milanello e nemmeno a San Siro dove l'ivoriano è stato salutato mercoledì sera da applausi dopo il sigillo del 4 a 0. Pioli è un sincero estimatore di Frank. Lo dimostra la frase a lui dedicata che è qualcosa più di una difesa d'ufficio («gli ho chiesto io un sacrificio nel derby, contro Savic è stato formidabile, ha qualità tecniche e morali»). Sanno bene tutti che preservare il clima attuale nel Milan è una delle condizioni perché non venga sprecata la grande occasione. «Il pessimismo non è mai entrato a Milanello, oggi abbiamo una squadra consapevole e più matura rispetto allo scorso anno» è l'analisi di Pioli da condividere anche se adesso c'è un altro ostacolo da scavalcare.

Si chiama Samp ma si legge difficoltà nelle partite domestiche (3 su 4 sconfitte fin qui). Dal 6 gennaio, ripresa del torneo 2022 dopo la sosta natalizia, il Milan non vince a casa sua (derby intestato all'Inter) e questo dato non passa inosservato sotto gli occhi del tecnico che riconosce la necessità di riequilibrare i conti rispetto alla marcia in trasferta, decisamente più positiva. «Dobbiamo sfruttare le energie che ci arriveranno dai tifosi» è l'incitamento rivolto anche al pubblico per cogliere il sottile discrimine «tra il vincere e il non vincere» che oggi, a pranzo, passa dalla Samp di Marco Giampaolo, scelto dal Milan di Boban e Maldini, liquidato dopo 7 partite e adesso tornato in sella al Doria senza nemmeno un briciolo di risentimento.

Anzi deciso a liberarsi dei lacci del pronostico scontato con una di quelle frasi che ne sottolineano il temperamento («non parto battuto, voglio perdere al '95 e non prima») e la voglia di non temere il confronto nel palleggio.

Se per Ibra bisogna aspettare ancora un po' e Quagliarella è in dubbio, possono tornare nel Milan a pieno servizio Tomori al centro e Florenzi dirottato a sinistra per rimpiazzare lo squalificato Theo. Dalle scelte iniziali può rimanere fuori Kessiè solo perché Tonali e Bennacer (risparmiati contro la Lazio) stanno decisamente meglio, addirittura l'algerino è tornato al picco di rendimento dello scorso torneo.

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