Milano sembra già senza rivali: anche Varese va ko

L'Armani domina in scioltezza: 110-71. Vince pure la Virtus Bologna, 87-66 contro Cremona

Milano sembra già senza rivali: anche Varese va ko

Un po' di angostura nella spremuta di supercoppa e l'Armani vendemmia bene anche a Masnago contro Varese, altra rivale storica già affrontata 180 volte nella storia quando erano davvero loro le grandi regine. Tempo di mascherine ed illusioni. Non deve deprimersi Caja che ha visto Milano scappare via dopo 10' (32-16) anche perché il veterano Scola ha messo sul mantello varesino le sue mani da stella: in 29 minuti 21 punti, primo e forse unico a reagire nel secondo quarto quando Milano volava trovando sempre luce per il tiro da tre che alla fine, in una vittoria senza sofferenze (110-71), è stato letale (17 su 28 da 3) per la Varese in costruzione che alla prima uscita si è trovata sulla porta la più motivata delle avversarie. Per i nostalgici che andavano a Masnago a vedere Bob Morse non sarà male, se le porte si riapriranno, incontrare l'Anthony Morse che contro Milano si è battuto benino, 11 punti 6 rimbalzi.

Chiaro che tutto ha un sapore strano, forse anche per Messina che ieri ha presentato Shield, così così ma dinamico, e Delaney, non ancora padrone della musica e un po' slegato dal gruppo, tenuti a riposo nell'esordio di venerdì con Cantù, l'avversaria che ritroverà martedì a Desio. Gli sono bastati il solito Punter, letale, un Moraschini (17 punti, 2 meno dell'ex virtussino) motivato dagli urli della panchina che certo non avrà gradito le 12 palle perse dal gruppo, anche se pure ieri i 22 assist dicono che l'Armani suona in maniera più corale e anche senza Rodriguez, Micov e Tarzewski può dominare.

Lo ha fatto con facilità, è più avanti di tutte le sue avversarie, ha più uomini da girare e non deve chiedere straordinari al cuore di Hines o alla voglia di Datome (12).

Meno ispirata è sembrata invece la Virtus Segafredo, che esordiva ieri a Cremona. La vera rivale di Milano, ammesso che Venezia, in campo oggi contro Treviso, e Sassari che inizierà il 3 nella bolla di Olbia non abbiano in mente la stangata per le finali del 18-20 settembre. La squadra di Sasha Djordjevic sembrava stranita contro la Cremona messa in piedi in poche settimane dal giovane Galbiati: 22-12 dopo 10'. Reazione stentata e sofferenza fino alla fine del terzo quarto concluso sul 62-58. Poi nell'ultimo parziale la qualità dei bolognesi ha avuto la meglio sui giovani di Cremona, dilagando in vista del traguardo. Alla fine il tabellino dice 87-66 con quattro giocatori in doppia cifra: 11 per Tedosic, 10 per Abass, Ricci e Tessitori.

Le cose vanno così in giornate da pesca miracolosa, fra porte che sbattono, società che chiudono, altre che non sanno davvero come fare se le porte dei palazzi

resteranno chiuse ed è un dato doloroso quello registrato nei vari sport a fine agosto, con sponsor in fuga e 13 società che non faranno il massimo campionato oltre che nel basket anche nel volley, baseball, rugby e pallanuoto.

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